La mini-eclissi di Mercurio allineato tra Terra e Sole: la prossima volta nel 2032
L'orbita di Mercurio è inclinata di 7° rispetto a quella della Terra. Ecco perché l'allineamento tra Terra, Mercurio e Sole è così raro: l'intersezione delle due orbite avviene circa 13 volte ogni 100 anni
Appare come un piccolo neo contro il gigantesco disco solare il pianeta Mercurio durante questo suo raro allineamento con Terra e Sole. Una impercettibile eclissi che accade appena 13 o 14 volte in un secolo, e la prossima volta si verificherà solo il 13 novembre 2032.
L'ultimo transito di Mercurio contro il Sole risale a tre anni fa, il 9 maggio 2016, e quello ancora precedente all'8 novembre 2006. Osservarlo non è soltanto una curiosità, ma per gli astronomi è un'occasione per studiare gli strati più esterni dell'atmosfera del Sole, ossia la fotosfera e la cromosfera.
Poiché Mercurio è più vicino al Sole rispetto alla Terra, passa costantemente fra il nostro pianeta e il Sole, ma nella maggior parte dei casi il suo passaggio avviene sopra o sotto il disco solare, per chi osserva dalla Terra. Il piano della sua orbita, infatti, è inclinato di circa 7° rispetto a quello della Terra: è quindi possibile osservarne il transito davanti al Sole solo quando le due orbite si intersecano.
Curiosità
L'osservazione "indiretta" del transito di un pianeta davanti alla sua stella rappresenta uno dei sistemi di rilevamento più utilizzati per la ricerca di esopianeti al di fuori del sistema solare. Per stabilire, infatti, se una determinata stella (distante anni luce da noi) abbia uno o più pianeti in orbita attorno ad essa, i ricercatori studiano le sue fluttuazioni luminose, quelle impercettibili variazioni della luminosità causate dalle mini eclissi provocate dai pianeti in transito e che ne "tradiscono" la presenza, anche se non è possibile osservarli direttamente per via delle enormi distanze.
Lo streaming
L'ultimo transito di Mercurio contro il Sole risale a tre anni fa, il 9 maggio 2016, e quello ancora precedente all'8 novembre 2006. Osservarlo non è soltanto una curiosità, ma per gli astronomi è un'occasione per studiare gli strati più esterni dell'atmosfera del Sole, ossia la fotosfera e la cromosfera.
Poiché Mercurio è più vicino al Sole rispetto alla Terra, passa costantemente fra il nostro pianeta e il Sole, ma nella maggior parte dei casi il suo passaggio avviene sopra o sotto il disco solare, per chi osserva dalla Terra. Il piano della sua orbita, infatti, è inclinato di circa 7° rispetto a quello della Terra: è quindi possibile osservarne il transito davanti al Sole solo quando le due orbite si intersecano.
Curiosità
L'osservazione "indiretta" del transito di un pianeta davanti alla sua stella rappresenta uno dei sistemi di rilevamento più utilizzati per la ricerca di esopianeti al di fuori del sistema solare. Per stabilire, infatti, se una determinata stella (distante anni luce da noi) abbia uno o più pianeti in orbita attorno ad essa, i ricercatori studiano le sue fluttuazioni luminose, quelle impercettibili variazioni della luminosità causate dalle mini eclissi provocate dai pianeti in transito e che ne "tradiscono" la presenza, anche se non è possibile osservarli direttamente per via delle enormi distanze.
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