La morte di Tom Petty, il pasticcio della polizia (e delle news), la rabbia e il dolore della figlia
La notizia messa prematuramente in circolo dalla polizia di Los Angeles e rilanciata dai media ha provocato la dura reazione della figlia, che ha risposto sui social con rabbia ma anche ricordando il padre con una serie di toccanti immagini e ricordi personali.
La notizia della morte di Tom Petty è stata un duro colpo per i fan e gli appassionati di musica rock ma, per il modo in cui è uscita sui mezzi di informazione, è stata anche un gran pasticcio che ha provocato la durissima reazione della figlia Annakim Violette, 35 anni. Questa la rabbia contro la rivista Rolling Stone, colpevole di aver dato prematuramente la notizia della morte del rocker e affidata a un post sul profilo Instagram recentemente rinominato con @dadlivesmatteronelove:
L'invettiva contro il giornale non ammette repliche e dice in sostanza: "Mio padre non è ancora morto [...] Come osate riportare la notizia che mio padre è morto solo per farvi belli perché invece i vostri articoli e le vostre foto sono così datati." Segue una minaccia molto grafica e si conclude con "Questo è mio padre non una celebrità. Un artista e un essere umano. "F-etevi."
In realtà la storica testata musicale non era stata né l'unica né la prima a rilanciare una notizia fatta "inavvertitamente" circolare dalla polizia di Los Angeles e che successivamente è stata costretta a ritrattare scusandosi con un paio di tweet imbarazzati:
(1/2)The LAPD has no information about the passing of singer Tom Petty. Initial information was inadvertantly provided to some media sources
— LAPD HQ (@LAPDHQ) 2 ottobre 2017
Il risultato della "svista" imperdonabile è stato che per molte ore lunedì, Tom Petty è stato creduto già morto e molte star tra cui Courtney Love, Kid Rock, Cyndi Lauper e altri hanno immediatamente riversato i social media di ricordi e condoglianze. Un flusso che aveva portato "Petty" in cima ai 'trending topic' già nel pomeriggio di ieri. Addirittura era già stata programmata una commemorazione sulla "Hollywood Walk Of Fame".
"Piccolo" dettaglio, purtroppo apparentemente ininfluente e impermeabile a qualsiasi verifica sulle fonti, è che il 66enne rocker originario di Gainesville in quel momento era ancora vivo e la conferma della morte per le conseguenze di una arresto cardiaco avvenuta alle 20:40 di lunedì sera in un ospedale di Santa Monica, sarebbe arrivata solo molte ore dopo da parte del suo manager Tony Dimitriades e attraverso i profili ufficiali dell'artista:
Full statement: pic.twitter.com/FGCVI5yIaa
— Tom Petty (@tompetty) 3 ottobre 2017
Tra i primi a cascare nella trappola dell'erroneo tweet dell'ufficio stampa della LAPD sono stati la CBS e una delle principali testate dello showbiz, Variety, che citava anche la presunta conferma di una fonte anonima. Dietro, a valanga, molti siti di informazione e l'inesorabile tam-tam dei social network, finché il Dipartimento di Polizia non è stato costretto alla rettifica e alle scuse.
Non solo rabbia però, anche il dolore e il lutto sono stati condivisi "socialmente". Nelle stesse ore in cui Tom Petty si stava spegnendo, il profilo Instagram @dadlivesmatteronelove - lo stesso da cui è partito l'attacco a RollingStone - è stato alimentato con una serie di toccanti immagini molto personali del rocker con la figlia e la famiglia: