La protesta dei Gilet arancioni a Roma: "Ridateci dignità." In scena il funerale dell'olio d'oliva
In piazza Santi Apostoli la rabbia per le mancate risposte a gelo e Xylella, e c'è chi si mangia la tessera elettorale
Si sono radunati a piazza Santi Apostoli gli olivicoltori con i gilet arancioni arrivati a Roma da Puglia, Calabria, Sicilia, Campania, Lazio, Abruzzo e Toscana, per chiedere decreti d'urgenza e risorse per far fronte ai danni provocati dalle gelate che hanno messo in ginocchio il settore e per la Xylella, la peste degli ulivi.
Tanti i cartelli che si leggono e che raccontano storie di sofferenze, "Ridateci la dignità", "Non siamo cittadini di Serie B", "In attesa del decreto moriremo gelati". Non mancano riferimenti alla politica sulle posizioni ambigue in tema Xylella del M5S, "Con Grillo in regia attentate la nostra economia" o "Di Maio incontra i gilet gialli francesi, e gli olivicoltori quando?". In piazza campeggia un tappeto di rami secchi legati da nastrini arancioni e un feretro pieno di bottiglie di olio extravergine d'oliva italiano.
''Le gelate - dice all'Adnkronos Spagnoletti Zeuli, leader dei Gilet arancioni - ci hanno messo a terra, al governo chiediamo tutto quello che non abbiamo avuto. Da giugno stiamo chiedendo questo famoso decreto che entra ed esce. Questo è un movimento spontaneo, della terra, siamo tutti insieme. È un problema sociale, è un problema dell'agricoltura, la nostra agricoltura è in ginocchio, la Xylella si sta mangiando tutta la Puglia, basta!''
Momenti di tensione, insulti ad Emiliano
Rabbia e momenti di tensione alla manifestazione dei gilet arancioni a Roma a Piazza Santi Apostoli. Un gruppo di manifestanti al grido di 'vergogna' ha cercato di forzare il cordone delle forze dell'ordine scandendo insulti nei confronti del Governatore della Puglia Emiliano presente all'appuntamento. Il governatore si è allontanato assieme a una delegazione del movimento arancione.