12 maggio 1820, nasce Florence Nightingale, la 'Signora della Lampada'
E' considerata la fondatrice delle Scienze infermieristiche moderne
Dal 1965, l’International Council of Nurses (una Federazione di più di 130 Associazioni nazionali infermieristiche, che rappresentano più di 13 milioni di infermieri nel mondo) ricorda questa data celebrando in tutto il mondo la Giornata internazionale dell’Infermiere.
La Signora della Lampada
Florence Nightingale deve il suo nome di battesimo a Firenze, città che le ha dato i natali mentre i genitori erano in viaggio in Italia. La sua era una famiglia inglese molto benestante. Il padre era un pioniere dell'epidemiologia e si occupò personalmente dell'educazione delle due figlie. Nel febbraio 1837, Florence sentì la "chiamata di Dio" e iniziò a dedicarsi alla cura di persone malate e indigenti.
La madre tentò in tutti i modi di dissuaderla - all'epoca la professione di infermiera era considerata disdicevole - ma lei non volle sentire ragioni e si trasferì a Dusseldorf, in Germania, come studentessa dell'Ospedale di Kaiserwerth.
Già da tempo però si batteva per un miglioramento delle cure mediche negli ambulatori delle workhouses per le persone povere, ottenendo l'appoggio di Charles Villiers, primo presidente del Poor Law Board istituito nel 1847.
Riuscì a convincere la famiglia a darle l'appoggio - anche economico - necessario per seguire la sua vocazione. Poi, di fronte alle notizie dei soldati che cadevano sul fronte della guerra di Crimea, ottenne il permesso di partire per la Turchia con 38 volontarie che lei stessa aveva addestrato.
All'ospedale militare di Scutari, si rese conto che spesso i soldati morivano non per le conseguenze delle ferite riportate sul campo di battaglia, ma per la scarsità di medicine, il sovraffollamento e soprattutto la mancanza di igiene.
Fece il possibile per ripulire le stanze ma la mortalità non diminuì. Nel 1855 una commissione sanitaria inviata dall'Inghilterra su sua sollecitazione, scoprì che l'acqua della zona era inquinata. Finalmente, il numero dei morti iniziò a calare.
Fu proprio in Crimea che ricevette il soprannome di "The Lady with the Lamp". Su un articolo del Times che ne lodava l'abnegazione, si legge: "Quando tutti andavano a dormire, la si vedeva da sola con una piccola lampada in mano, aggirarsi nella notte tra i malati". Questa immagine fu resa popolare grazie alla poesia "Santa Filomena" (1857) di Longfellow:
A lady with a lamp I see
Pass through the glimmering gloom,
And flit from room to room
Al suo ritorno in patria, Florence Nightingale iniziò a elaborare la sua teoria: l'ambiente era il fattore principale nello sviluppo delle malattie. E doveva essere salubre: aria pulita, acqua pura, sistema fognario efficiente, pulizia, luce, ma anche silenzio, calore e dieta.
Era il 1857 e la sua fama la portò davanti alla Regina Vittoria che le conferì un ruolo centrale nella costituzione della Royal Commission on the Health of the Army, di cui, in quanto donna, non poteva far parte. Scrisse il Rapporto Finale della Commissione, incrociando fatti e statistiche e rivoluzionò la sanità militare. Per essere più chiara usò rappresentazioni grafiche incrociando fatti e dati, soprattutto le pie chart (i grafici a torta inventati da William Playfair nel 1801) e l'istogramma circolare o ragnatela, di sua invenzione.
Nel 1860 istituì la Nightingale Training School, la prima vera scuola di infermiere, presso il St. Thomas' Hospital di Londra e pubblicò Notes on Nursing, un libretto di 136 pagine considerato tuttora un'introduzione classica alla professione. In apertura si legge la frase: "Ogni donna, o quasi ogni donna, nel corso della propria vita, prima o poi deve farsi carico della salute di qualcuno. Ogni donna è un’infermiera".
Fece inoltre importanti studi sulle condizioni sanitarie nell'India rurale, che portarono allo sviluppo del sistema sanitario dell'India. Si occupò di assistenza sociale e contribuì alla nascita dei servizi sociali inglesi.
Tra il 1883 e il 1908 Nightingale ricevette numerose onorificenze (fu la prima donna a ricevere l'Order of Merit). Confinata a letto dal 1896, morì nella sua stanza; i parenti rifiutarono l'offerta di sepoltura nell'Abbazia di Westminster e la fecero seppellire a East Wellow, nello Hampshire, in semplicità, come lei aveva voluto. Nella Basilica di Santa Croce a Firenze c'è un monumento con la sua statua.
Infermieri nei luoghi di guerra
La storia di Florence Nightingale è in qualche modo legata alla creazione della Croce Rossa Internazionale, perché il suo fondatore, Henry Dunant, dichiarò di essersi ispirato al servizio di infermiere volontarie da lei organizzato durante la Guerra di Crimea. Allo scoppio della prima guerra mondiale, le infermiere furono impiegate, nelle Unità Sanitarie sulla linea del fronte e in tutte quelle strutture ospedaliere che erano sorte ovunque sul territorio italiano, per sopperire alle necessità dei militari feriti. E la stessa cosa accadde allo scoppio della seconda guerra mondiale: ovunque serviva assistenza costante e competente, le infermiere risposero all'appello. E continuano a rispondere all'appello, gli infermieri e le infermiere che portano aiuto nelle zone di guerra di oggi, che muoiono ancora sotto le bombe come è accaduto recentemente in Siria quando è stato completamente distrutto l'ospedale di al Quds di Aleppo. Sono morti oltre trenta civili, tra cui donne e bambini, tre infermieri, un dentista e l’ultimo pediatra, Wasem Maaz, rimasti nella martoriata città per salvare vite. Come quelle che in tanti cercano di salvare ogni giorno nelle corsie degli ospedali di tutto il mondo.
La Signora della Lampada
Florence Nightingale deve il suo nome di battesimo a Firenze, città che le ha dato i natali mentre i genitori erano in viaggio in Italia. La sua era una famiglia inglese molto benestante. Il padre era un pioniere dell'epidemiologia e si occupò personalmente dell'educazione delle due figlie. Nel febbraio 1837, Florence sentì la "chiamata di Dio" e iniziò a dedicarsi alla cura di persone malate e indigenti.
La madre tentò in tutti i modi di dissuaderla - all'epoca la professione di infermiera era considerata disdicevole - ma lei non volle sentire ragioni e si trasferì a Dusseldorf, in Germania, come studentessa dell'Ospedale di Kaiserwerth.
Già da tempo però si batteva per un miglioramento delle cure mediche negli ambulatori delle workhouses per le persone povere, ottenendo l'appoggio di Charles Villiers, primo presidente del Poor Law Board istituito nel 1847.
Riuscì a convincere la famiglia a darle l'appoggio - anche economico - necessario per seguire la sua vocazione. Poi, di fronte alle notizie dei soldati che cadevano sul fronte della guerra di Crimea, ottenne il permesso di partire per la Turchia con 38 volontarie che lei stessa aveva addestrato.
All'ospedale militare di Scutari, si rese conto che spesso i soldati morivano non per le conseguenze delle ferite riportate sul campo di battaglia, ma per la scarsità di medicine, il sovraffollamento e soprattutto la mancanza di igiene.
Fece il possibile per ripulire le stanze ma la mortalità non diminuì. Nel 1855 una commissione sanitaria inviata dall'Inghilterra su sua sollecitazione, scoprì che l'acqua della zona era inquinata. Finalmente, il numero dei morti iniziò a calare.
Fu proprio in Crimea che ricevette il soprannome di "The Lady with the Lamp". Su un articolo del Times che ne lodava l'abnegazione, si legge: "Quando tutti andavano a dormire, la si vedeva da sola con una piccola lampada in mano, aggirarsi nella notte tra i malati". Questa immagine fu resa popolare grazie alla poesia "Santa Filomena" (1857) di Longfellow:
A lady with a lamp I see
Pass through the glimmering gloom,
And flit from room to room
Al suo ritorno in patria, Florence Nightingale iniziò a elaborare la sua teoria: l'ambiente era il fattore principale nello sviluppo delle malattie. E doveva essere salubre: aria pulita, acqua pura, sistema fognario efficiente, pulizia, luce, ma anche silenzio, calore e dieta.
Era il 1857 e la sua fama la portò davanti alla Regina Vittoria che le conferì un ruolo centrale nella costituzione della Royal Commission on the Health of the Army, di cui, in quanto donna, non poteva far parte. Scrisse il Rapporto Finale della Commissione, incrociando fatti e statistiche e rivoluzionò la sanità militare. Per essere più chiara usò rappresentazioni grafiche incrociando fatti e dati, soprattutto le pie chart (i grafici a torta inventati da William Playfair nel 1801) e l'istogramma circolare o ragnatela, di sua invenzione.
Nel 1860 istituì la Nightingale Training School, la prima vera scuola di infermiere, presso il St. Thomas' Hospital di Londra e pubblicò Notes on Nursing, un libretto di 136 pagine considerato tuttora un'introduzione classica alla professione. In apertura si legge la frase: "Ogni donna, o quasi ogni donna, nel corso della propria vita, prima o poi deve farsi carico della salute di qualcuno. Ogni donna è un’infermiera".
Fece inoltre importanti studi sulle condizioni sanitarie nell'India rurale, che portarono allo sviluppo del sistema sanitario dell'India. Si occupò di assistenza sociale e contribuì alla nascita dei servizi sociali inglesi.
Tra il 1883 e il 1908 Nightingale ricevette numerose onorificenze (fu la prima donna a ricevere l'Order of Merit). Confinata a letto dal 1896, morì nella sua stanza; i parenti rifiutarono l'offerta di sepoltura nell'Abbazia di Westminster e la fecero seppellire a East Wellow, nello Hampshire, in semplicità, come lei aveva voluto. Nella Basilica di Santa Croce a Firenze c'è un monumento con la sua statua.
Infermieri nei luoghi di guerra
La storia di Florence Nightingale è in qualche modo legata alla creazione della Croce Rossa Internazionale, perché il suo fondatore, Henry Dunant, dichiarò di essersi ispirato al servizio di infermiere volontarie da lei organizzato durante la Guerra di Crimea. Allo scoppio della prima guerra mondiale, le infermiere furono impiegate, nelle Unità Sanitarie sulla linea del fronte e in tutte quelle strutture ospedaliere che erano sorte ovunque sul territorio italiano, per sopperire alle necessità dei militari feriti. E la stessa cosa accadde allo scoppio della seconda guerra mondiale: ovunque serviva assistenza costante e competente, le infermiere risposero all'appello. E continuano a rispondere all'appello, gli infermieri e le infermiere che portano aiuto nelle zone di guerra di oggi, che muoiono ancora sotto le bombe come è accaduto recentemente in Siria quando è stato completamente distrutto l'ospedale di al Quds di Aleppo. Sono morti oltre trenta civili, tra cui donne e bambini, tre infermieri, un dentista e l’ultimo pediatra, Wasem Maaz, rimasti nella martoriata città per salvare vite. Come quelle che in tanti cercano di salvare ogni giorno nelle corsie degli ospedali di tutto il mondo.