La torre resiste alla furia dei terremoti: in sicurezza il simbolo di Amatrice
La torre civica è finita ancora una volta all'attenzione dei Vigili del fuoco. Il loro intervento serve a scongiurare il crollo di quello che oramai sembra essere il simbolo più visibile di un paese distrutto
Il terremoto, la neve. Rialzare la testa in un paese devastato da ripetuti sismi sembra impossibile. Una speranza, l'ennesima, la danno i Vigili del fuoco, chiamati a mettere in sicurezza ciò che resta della Torre Civica di Amatrice, già messa alla prova dai terribili terremoti del 24 agosto 2016, 30 ottobre 2016 e dalle sequenze sismiche, quattro forti scosse di magnitudo superiore a 5, del 18 gennaio 2017.
Salvare un simbolo, significa salvaguardare il futuro. Per questo, nonostante le temperature proibitive, continua l'intervento di messa in sicurezza in Corso Umberto I. Dopo la rimozione della campana, i Vigili del fuoco, come mostrano le immagini diffuse sul loro sito, stanno alleggerendo la struttura rimuovendo in cima alla torre alcune parti pericolanti. La torre civica, con il suo orologio fermo alle 3:36, è uno dei pochi simboli, uno dei pochi appigli, che può tirare su il morale della collettività.
Salvare un simbolo, significa salvaguardare il futuro. Per questo, nonostante le temperature proibitive, continua l'intervento di messa in sicurezza in Corso Umberto I. Dopo la rimozione della campana, i Vigili del fuoco, come mostrano le immagini diffuse sul loro sito, stanno alleggerendo la struttura rimuovendo in cima alla torre alcune parti pericolanti. La torre civica, con il suo orologio fermo alle 3:36, è uno dei pochi simboli, uno dei pochi appigli, che può tirare su il morale della collettività.