La vera battaglia? "Per la mia vita": la lettera di Emilia Clarke del Trono di Spade sulla malattia
"Avevo appena finito di girare la prima stagione de Il trono di spade quando sono stata colpita da un aneurisma"
L'ottava e ultima stagione di Game of Thrones sta per andare in onda, negli Stati Uniti dal 14 aprile, e la protagonista decide di scrivere una lettera a The New Yorker, con delle rivelazioni sulla sua vita privata: "Proprio quando tutti i miei sogni di bambina sembravano avverarsi, ho quasi perso, prima la testa e poi la mia vita. Non ho mai raccontato questa storia pubblicamente, ma ora è il momento".
"Era l'inizio del 2011 - scrive nel suo articolo - avevo appena finito di girare la prima stagione de Il trono di spade, una nuova serie HBO basata sui romanzi di George R. R. Martin, A Song of Ice and Fire (...) ed ero terrorizzata dall'attenzione mediatica nei miei confronti (...) Mi sentivo esposta. Nel primo episodio apparivo nuda, e dalla prima conferenza stampa in avanti mi facevano sempre la stessa domanda: 'interpreti una donna forte, e ti spogli, perché?'. Per alleviare lo stress mi allenavo". Poi un giorno nello spogliatoio di una palestra a Londra un brutto mal di testa, e un malore, importante, capì che il suo cervello era danneggiato. Ma riusciva comunque a muoversi. "Pensai: 'Non resterò paralizzata'. Per mantenere attiva la memoria ho provato a ricordare delle battute del Trono di Spade". Poi sono arrivati i soccorsi, l'ambulanza e l'arrivo in ospedale.
La diagnosi fu emorragia subaracnoidea, ovvero un'emorragia cerebrale. Sarebbe potuta morire. Sarebbe potuto succedere di nuovo, la operarono, aveva 24 anni. "Quella prima operazione non fu molto invasiva - rivela la Clarke al settimanale - usarono una tecnica endovascolare. (...) Dopo ero nel panico: non riuscivo più a ricordare il mio nome". Una settimana dopo l'afasia passò. Nel 2013 subì una seconda operazione, più delicata, una vera operazione al cervello.
Finora tutto è andato bene, è ancora viva e ora ha voluto raccontare tutto: "C'è qualcosa di gratificante, oltre alla fortuna, nell'essere riuscita a finire Il trono di Spade. Sono così felice di essere qui per vedere la fine di questa storia e l'inizio di tutto ciò che viene dopo".
"Era l'inizio del 2011 - scrive nel suo articolo - avevo appena finito di girare la prima stagione de Il trono di spade, una nuova serie HBO basata sui romanzi di George R. R. Martin, A Song of Ice and Fire (...) ed ero terrorizzata dall'attenzione mediatica nei miei confronti (...) Mi sentivo esposta. Nel primo episodio apparivo nuda, e dalla prima conferenza stampa in avanti mi facevano sempre la stessa domanda: 'interpreti una donna forte, e ti spogli, perché?'. Per alleviare lo stress mi allenavo". Poi un giorno nello spogliatoio di una palestra a Londra un brutto mal di testa, e un malore, importante, capì che il suo cervello era danneggiato. Ma riusciva comunque a muoversi. "Pensai: 'Non resterò paralizzata'. Per mantenere attiva la memoria ho provato a ricordare delle battute del Trono di Spade". Poi sono arrivati i soccorsi, l'ambulanza e l'arrivo in ospedale.
La diagnosi fu emorragia subaracnoidea, ovvero un'emorragia cerebrale. Sarebbe potuta morire. Sarebbe potuto succedere di nuovo, la operarono, aveva 24 anni. "Quella prima operazione non fu molto invasiva - rivela la Clarke al settimanale - usarono una tecnica endovascolare. (...) Dopo ero nel panico: non riuscivo più a ricordare il mio nome". Una settimana dopo l'afasia passò. Nel 2013 subì una seconda operazione, più delicata, una vera operazione al cervello.
Finora tutto è andato bene, è ancora viva e ora ha voluto raccontare tutto: "C'è qualcosa di gratificante, oltre alla fortuna, nell'essere riuscita a finire Il trono di Spade. Sono così felice di essere qui per vedere la fine di questa storia e l'inizio di tutto ciò che viene dopo".