La vita e l'Inferno di Franco Zeffirelli. Inaugurato a Firenze il Centro dedicato al grande regista
In attesa dell'apertura al pubblico, martedì l'inaugurazione istituzionale nello spazio espositivo dell'ex tribunale in piazza San Firenze, fortemente voluto dal Maestro
Sembra essere giunto in porto il progetto del "museo Zeffirelli" allestito finalmente nello storico complesso di San Firenze, nato come convento in stile barocco e fino a pochi anni fa sede del tribunale. Una collocazione centrale fortemente voluta dal regista, letteralmente a due passi dal Palazzo della Signoria a differenza della sede prima ipotizzata, la Galleria Rinaldo Carnielo nella decentrata Piazza Savonarola. Il Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo Franco Zeffirelli, che aprirà ufficialmente i battenti al pubblico a settembre, è stato inaugurato oggi a Firenze con ll'anteprima alla stampa alla presenza del sindaco Dario Nardella e del figlio adottivo del Maestro, Filippo Zeffirelli.
Il regista ha donato l'archivio di tutta la sua carriera, dalla biblioteca ai bozzetti dei suoi spettacoli ai suoi film, ed è attraverso questi cimeli che il museo ripercorre 70 anni di carriera di un artista di multiforme ingegno e numerose pagine gloriose della storia del teatro e del cinema dal secondo dopoguerra a oggi. Oltre al centro espositivo, la struttura conterrà anche un centro formativo e un centro documentario.
L'Inferno di Zeffirelli
Il cuore del museo sarà l'immensa sala dell'Inferno dove i visitatori potranno assistere alla proiezione in alta definizione di un cortometraggio realizzato animando con tecniche digitali i bozzetti ed i disegni di arte concettuale che Zeffirelli creò per dare forma alla sua personale visione dell'Inferno tratto dalla Divina Commedia di Dante Alighieri. Nato come progetto cinematografico negli anni '70 e mai giunto a compimento, di "Zeffirelli's Inferno" sono sopravvissute solo 38 tavole raffiguranti l'addentrarsi del Sommo Poeta nella selva oscura, l'incontro con Virgilio, l'accesso alla valle infernale ed il viaggio attraverso i gironi fino all'uscita con il ritorno al mondo di superficie. Il progetto non venne mai realizzato perché Alfredo Bini non trovò alleanze per sostenere uno sforzo produttivo importante. Il Dante di Zeffirelli avrebbe avuto, secondo le sue intenzioni, il volto di Dustin Hofmann.
In attesa dell'apertura al pubblico, nuovo 'vernissage' mondano il prossimo lunedì 31 luglio con la partecipazione degli uomini di teatro, cinema, opera lirica e musica che hanno incrociato il cammino con quello del regista. Tra questi ci sarà anche il tenore Andrea Bocelli che si esibirà con il Coro dei Bambini di Haiti.