Lampedusa 5 anni dopo il naufragio in cui persero la vita 368 migranti
In questi anni, con le nuove rotte percorse dai migranti, l'isola, uno scoglio di 20 km2 e 6.100 abitanti, più vicina alla costa africana che alla Sicilia, ha visto sempre meno sbarchi
Poco prima dell'alba, il 3 ottobre 2013, una barca proveniente dalla Libia, con a bordo quasi 550 migranti per lo più eritrei, si capovolse al largo della costa di Lampedusa. Pescatori e soccorritori recuperarono 155 sopravvissuti, 368 i cadaveri. Le immagini dell'allineamento di centinaia di bare in un hangar all'aeroporto fecero il giro del mondo e scossero coscienze che parevano sino ad allora addormentate.
Adesso a cinque anni dal peggiore naufragio della sua storia, Lampedusa fa affidamento sull'afflusso di turisti per voltare pagina.
In questi anni, con le nuove rotte percorse dai migranti, l'isola, uno scoglio di 20 km2 e 6.100 abitanti, più vicina alla costa africana che alla Sicilia, ha visto sempre meno sbarchi. Le navi di soccorso operano più a sud e conducono i profughi direttamente in altri porti. La gente del posto ha approfittato di questi anni per far ripartire il turismo con alberghi, case vacanza e ristoranti. L'Isola dei Conigli, paradiso terrestre a meno di 600 metri da dove avvenne il naufragio, è ancora affollata nei primi giorni di ottobre. Il nuovo aeroporto dell'isola, inaugurato nel 2012, è passato da 86.000 arrivi nel 2014 a 128.000 nel 2017, e le presenze sono nuovamente aumentate del 3,5% nei primi otto mesi dell'anno. Il centro di accoglienza dei migranti è ancora lì, incastonato tra due colline. Da marzo una parte è chiusa per lavori di ristrutturazione, ma rimangono 95 posti, regolarmente occupati.
Una Giornata Europea per le vittime di Lampedusa
"Il 3 ottobre diventi Giornata Europea in memoria delle vittime dell'immigrazione. Può essere un gesto dal grande valore simbolico e culturale da parte dell'UE condividere ciò che ogni anno, da cinque anni, Lampedusa ricorda proprio di fronte la Porta d'Europa". Lo chiede Salvatore Martello, sindaco dell'isola, alle Istituzioni Europee. "Sento sempre più spesso ribadire l'esigenza di affrontare in maniera condivisa e solidale il tema dei flussi migratori. Questo bisogno è avvertito anche da molti territori di frontiera europei che partecipano al progetto 'Snapshots from the Borders', di cui il Comune di Lampedusa e Linosa sono capofila". "Serve una giornata nella quale - conclude Martello - ritrovarsi uniti, per ricordare il sacrificio e la memoria di tutte quelle vite umane che sono partite nel silenzio, hanno viaggiato per terra e per mare, e sono morte nella ricerca di una vita migliore".
Adesso a cinque anni dal peggiore naufragio della sua storia, Lampedusa fa affidamento sull'afflusso di turisti per voltare pagina.
In questi anni, con le nuove rotte percorse dai migranti, l'isola, uno scoglio di 20 km2 e 6.100 abitanti, più vicina alla costa africana che alla Sicilia, ha visto sempre meno sbarchi. Le navi di soccorso operano più a sud e conducono i profughi direttamente in altri porti. La gente del posto ha approfittato di questi anni per far ripartire il turismo con alberghi, case vacanza e ristoranti. L'Isola dei Conigli, paradiso terrestre a meno di 600 metri da dove avvenne il naufragio, è ancora affollata nei primi giorni di ottobre. Il nuovo aeroporto dell'isola, inaugurato nel 2012, è passato da 86.000 arrivi nel 2014 a 128.000 nel 2017, e le presenze sono nuovamente aumentate del 3,5% nei primi otto mesi dell'anno. Il centro di accoglienza dei migranti è ancora lì, incastonato tra due colline. Da marzo una parte è chiusa per lavori di ristrutturazione, ma rimangono 95 posti, regolarmente occupati.
Una Giornata Europea per le vittime di Lampedusa
"Il 3 ottobre diventi Giornata Europea in memoria delle vittime dell'immigrazione. Può essere un gesto dal grande valore simbolico e culturale da parte dell'UE condividere ciò che ogni anno, da cinque anni, Lampedusa ricorda proprio di fronte la Porta d'Europa". Lo chiede Salvatore Martello, sindaco dell'isola, alle Istituzioni Europee. "Sento sempre più spesso ribadire l'esigenza di affrontare in maniera condivisa e solidale il tema dei flussi migratori. Questo bisogno è avvertito anche da molti territori di frontiera europei che partecipano al progetto 'Snapshots from the Borders', di cui il Comune di Lampedusa e Linosa sono capofila". "Serve una giornata nella quale - conclude Martello - ritrovarsi uniti, per ricordare il sacrificio e la memoria di tutte quelle vite umane che sono partite nel silenzio, hanno viaggiato per terra e per mare, e sono morte nella ricerca di una vita migliore".