Lo Stromboli non si placa. Nuova eruzione durante la notte
Ingv: sequenza esplosiva alle 22:43 con replica alle 23:29. Ricaduta di materiale piroclastico sull'abitato di Ginostra. Non si segnalano danni a persone o cose
Lo Stromboli non si placa. Dopo l'eruzione dello scorso 28 agosto una nuova forte esplosione del vulcano si è verificata nella serata di giovedì. Cenere e lapilli si sono depositati sulle case ma non si registrano danni a persone o cose. Un evento che ha determinato un aumento del tremore sismico.
L'Osservatorio catanese dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia comunica che "alle 22:43 si è verificata una sequenza esplosiva dell'area centro meridionale. Per quanto riguarda l'attività sismica contestualmente è stato osservato un aumento dell'ampiezza e della frequenza dei segnali sismici associati alla frequenza esplosiva. L'ampiezza del tremore ha mostrato un repentino incremento e attualmente oscilla su valori medio-alti. Un'ulteriore esplosione di minore intensità è stata registrata alle 23:29 locali". Registrato anche un aumento del flusso lavico nella sciara di fuoco.
Anche questi ultimi eventi, secondo gli esperti, sarebbero da collegare alla forte esplosione che il 3 luglio scorso provocò la morte di un escursionista, Massimo Imbesi, 35 anni di Milazzo, che era insieme a un amico riuscito miracolosamente a scampare alla pioggia di pietrisco, lapilli e altro materiale lavico.
L'Osservatorio catanese dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia comunica che "alle 22:43 si è verificata una sequenza esplosiva dell'area centro meridionale. Per quanto riguarda l'attività sismica contestualmente è stato osservato un aumento dell'ampiezza e della frequenza dei segnali sismici associati alla frequenza esplosiva. L'ampiezza del tremore ha mostrato un repentino incremento e attualmente oscilla su valori medio-alti. Un'ulteriore esplosione di minore intensità è stata registrata alle 23:29 locali". Registrato anche un aumento del flusso lavico nella sciara di fuoco.
Anche questi ultimi eventi, secondo gli esperti, sarebbero da collegare alla forte esplosione che il 3 luglio scorso provocò la morte di un escursionista, Massimo Imbesi, 35 anni di Milazzo, che era insieme a un amico riuscito miracolosamente a scampare alla pioggia di pietrisco, lapilli e altro materiale lavico.