Maltempo. A Venezia acqua alta nella Basilica di San Marco, ci sono danni
Inondati l'antico pavimento a mosaico, il battistero e la cappella. Il Primo Procuratore della Basilica: "In 24 ore invecchiata di 20 anni"
L'acqua della laguna ha allagato ieri anche il corpo principale della Basilica di San Marco a Venezia bagnando qualche decina di metri quadri del millenario pavimento a mosaico in marmo di fronte all'altare della Madonna Nicopeia e inondando completamente il Battistero e la Cappella Zen. L'acqua ha raggiunto i 90 centimetri sopra il pavimento mosaicato del Nartece, bagnando i monumentali portoni in bronzo bizantini, le colonne, i marmi. Lo rende noto oggi il Primo Procuratore di San Marco, Carlo Alberto Tesserin.
"In 24 ore invecchiata di 20 anni"
"In un solo giorno la Basilica è invecchiata di vent'anni, ma forse questa è una considerazione ottimista" ha spiegato Tesserin. L'allagamento di ieri è il secondo del nuovo millennio e il quinto della storia di San Marco.
"Danni da acqua salata"
"La chiesa ha una struttura di mattoni che imbevuti di acqua salata si ammalorano anche fino a un'altezza di diversi metri, mettendo a rischio la tenuta dei mosaici che adornano le volte. Rimane il fatto che ci era stato promesso, a noi Procuratori di San Marco, a Venezia e a tutta l'umanità, che tali eventi non sarebbero più accaduti" ha aggiunto il Primo Procuratore. Dopo aver ricordato i recenti lavori di messa in sicurezza della Basilica, alla Cripta, il progetto di protezione del Nartece e dell'area della Piazza fino a un'altezza di marea di 85 centimetri e il rifacimento del vecchio progetto di impermeabilizzazione dell'intera Piazza fino a un'altezza di marea di 110 centimetri, Tesserin ha concluso che "nulla può la Procuratoria di oggi, che solo nel nome richiama i grandi poteri attribuiti dalla Repubblica Serenissima di Venezia, per difendere S.Marco e l'intera città di fronte agli eventi sopra i110 centimetri, che sono stati già oltre 60 nell'ultimo, non ancora completato decennio. Tale difesa è possibile solo interrompendo il collegamento tra mare e laguna. Per noi, riparare ai danni delle frequenti inondazioni, a parte i costi connessi, sta diventando sempre più difficile e potrebbe diventare impossibile, specie in uno scenario di cambiamenti climatici globali che il mondo scientifico considera certi".