Marta al Maracanà: è la prima donna ammessa nel tempio del calcio
Era stata anche la prima donna a lasciare le impronte dei suoi piedi
Non a caso è soprannominata la Regina. Marta Vieira De Silva, detta semplicemente Marta, è la prima donna ad essere ammessa nel "tempio del Calcio", il museo dei più grandi giocatori, allestito nello stadio Maracanà in Brasile. Alla calciatrice, eletta per sei volte la migliore del mondo, attaccante della nazionale brasiliana, è stata dedicata un'area permanente dopo che lo scorso dicembre aveva battuto un altro record entrando nella Hall of Fame del Maracanà e lasciando le sue impronte che si sono aggiunte a quelle di Pelè e Zico sulla Walk of Fame.
"È con molta gioia che inauguriamo questo spazio meritato", ha detto il direttore dello stadio, Mauro Darze, definendo Marta "la nostra regina". Oltre alle sue impronte, la mostra a lei dedicata espone memorabilia della sua carriera calcistica, tra cui le sue scarpe da calcio, le maglie indossate e i trofei vinti.
Marta, che è anche la giocatrice più pagata del calcio femminile, aveva dichiarato in occasione della cerimonia delle impronte: "Sono felice di questo riconoscimento, è incredibile. Rappresenta tutte le ragazze e tutte le donne che si battono nello sport. Spero che non sarò l'unica e che altre donne lasceranno le loro impronte qui", sottolineando l'importanza di promuovere politiche per incoraggiare il calcio femminile nelle scuole in tutto il paese. "Lo sport è cultura, ti insegna valori, è strumento fondamentale per la nostra vita quotidiana".
"È con molta gioia che inauguriamo questo spazio meritato", ha detto il direttore dello stadio, Mauro Darze, definendo Marta "la nostra regina". Oltre alle sue impronte, la mostra a lei dedicata espone memorabilia della sua carriera calcistica, tra cui le sue scarpe da calcio, le maglie indossate e i trofei vinti.
Marta, che è anche la giocatrice più pagata del calcio femminile, aveva dichiarato in occasione della cerimonia delle impronte: "Sono felice di questo riconoscimento, è incredibile. Rappresenta tutte le ragazze e tutte le donne che si battono nello sport. Spero che non sarò l'unica e che altre donne lasceranno le loro impronte qui", sottolineando l'importanza di promuovere politiche per incoraggiare il calcio femminile nelle scuole in tutto il paese. "Lo sport è cultura, ti insegna valori, è strumento fondamentale per la nostra vita quotidiana".