Nuovi scontri sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme: centinaia di feriti
L’ospedale al-Makassed di Gerusalemme est, riferiscono i media, ha proclamato lo stato di emergenza
Scontri stamani tra palestinesi e polizia israeliana sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme. Secondo notizie riportate dal Times of Israel ci sarebbero "centinaia" di feriti. Le autorità, si legge, hanno intanto deciso di vietare agli ebrei l'accesso al sito nel giorno in cui Israele celebra la riunificazione di Gerusalemme. E si attende una decisione della polizia che non è ancora chiaro se autorizzerà un corteo celebrativo dei nazionalisti.
Secondo quanto denunciato dalla Mezzaluna Rossa e riferito da Haaretz, la polizia israeliana sta impedendo ai soccorritori l'ingresso al complesso, il terzo luogo sacro dell'Islam, dove ci sono feriti anche in gravi condizioni. Dei feriti circa 30 sono stati colpiti da proiettili di gomma degli agenti dopo il lancio di pietre e di oggetti contro di loro.
L’ospedale al-Makassed di Gerusalemme est, riferiscono i media, ha proclamato lo stato di emergenza mentre continuano ad affluire palestinesi feriti negli scontri con la polizia israeliana. La Spianata delle moschee appare come un campo di battaglia, aggiunge la radio militare.
"Quanto avviene nella Moschea al-Aqsa è una vera strage e un crimine di guerra. Facciamo appello al nostro popolo affinchè scenda nelle strade ed affronti l'occupante". Lo afferma sul sito di Hamas il suo portavoce Sami Abu Zuhri. "Questi crimini avranno conseguenze".
"Questa mattina, rivoltosi palestinesi hanno attaccato la porta di Mughrabi", uno degli ingressi al Monte del Tempio a Gerusalemme. "La polizia è intervenuta per disperderli": lo ha annunciato oggi su Twitter il portavoce del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Ofir Gendelman. Il diritto di pregare è garantito, il diritto di sommossa non lo è", ha aggiunto. Ritornando sull'argomento con un altro messaggio, Gendelman ha poi insistito: "I palestinesi estremisti hanno pianificato con largo anticipo di portare avanti disordini oggi sul Monte del Tempio. Quello che vediamo ora ne è il risultato. Garantiamo la libertà di pregare, non la libertà di ribellarsi e attaccare persone innocenti. La polizia sta lavorando per riportare la calma".
Secondo quanto denunciato dalla Mezzaluna Rossa e riferito da Haaretz, la polizia israeliana sta impedendo ai soccorritori l'ingresso al complesso, il terzo luogo sacro dell'Islam, dove ci sono feriti anche in gravi condizioni. Dei feriti circa 30 sono stati colpiti da proiettili di gomma degli agenti dopo il lancio di pietre e di oggetti contro di loro.
L’ospedale al-Makassed di Gerusalemme est, riferiscono i media, ha proclamato lo stato di emergenza mentre continuano ad affluire palestinesi feriti negli scontri con la polizia israeliana. La Spianata delle moschee appare come un campo di battaglia, aggiunge la radio militare.
"Quanto avviene nella Moschea al-Aqsa è una vera strage e un crimine di guerra. Facciamo appello al nostro popolo affinchè scenda nelle strade ed affronti l'occupante". Lo afferma sul sito di Hamas il suo portavoce Sami Abu Zuhri. "Questi crimini avranno conseguenze".
"Questa mattina, rivoltosi palestinesi hanno attaccato la porta di Mughrabi", uno degli ingressi al Monte del Tempio a Gerusalemme. "La polizia è intervenuta per disperderli": lo ha annunciato oggi su Twitter il portavoce del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, Ofir Gendelman. Il diritto di pregare è garantito, il diritto di sommossa non lo è", ha aggiunto. Ritornando sull'argomento con un altro messaggio, Gendelman ha poi insistito: "I palestinesi estremisti hanno pianificato con largo anticipo di portare avanti disordini oggi sul Monte del Tempio. Quello che vediamo ora ne è il risultato. Garantiamo la libertà di pregare, non la libertà di ribellarsi e attaccare persone innocenti. La polizia sta lavorando per riportare la calma".