Premier Nuova Zelanda: cambieremo legge su porto d'armi
Dopo la strage di Christchurch
La premier neozelandese Jacinda Ardern, in conferenza stampa, ha affermato che il killer di Christchurch ha utilizzato cinque armi nell'attacco, compreso un fucile semiautomatico e pistole. Ardern ha poi sottolineato che questo era in possesso di una licenza per il possesso di armi.
Ardern ha poi annunciato che nei prossimi giorni "saranno presi provvedimenti per la sicurezza della Nuova Zelanda". "Sarà necessario rivedere le leggi per il controllo delle frontiere e il porto d'armi", ha aggiunto. Ha chiesto inoltre ai residenti di Christchurch "di non lasciare le proprie abitazioni" per la massima allerta in corso.
Circa le indagini, sono quattro le persone fermate per l'attacco, e nessuna di queste risulta avere precedenti penali o essere segnalata in alcuna 'lista nera' in Nuova Zelanda o in Australia. Ardern ha confermato che una persona di nazionalità australiana è accusata di omicidio e comparirà in tribunale nelle prossime ore e che non era nota alle autorità per violenze legate a movimenti di estrema destra. Intanto indagini sono in corso per stabilire il coinvolgimento di altri due arrestati, mentre la quarta persona fermata è stata già rilasciata.
Le vittime dell'attacco alle moschee di Christchurch "provenivano da tutto il mondo islamico", ha quindi reso noto Ardern. "Abbiamo avviato contati con i consolati di diversi Paesi d'origine delle vittime, tra cui Pakistan, Turchia, Arabia Saudita, Bangladesh, Indonesia e Malaysia", ha aggiunto.
Ardern ha poi annunciato che nei prossimi giorni "saranno presi provvedimenti per la sicurezza della Nuova Zelanda". "Sarà necessario rivedere le leggi per il controllo delle frontiere e il porto d'armi", ha aggiunto. Ha chiesto inoltre ai residenti di Christchurch "di non lasciare le proprie abitazioni" per la massima allerta in corso.
Circa le indagini, sono quattro le persone fermate per l'attacco, e nessuna di queste risulta avere precedenti penali o essere segnalata in alcuna 'lista nera' in Nuova Zelanda o in Australia. Ardern ha confermato che una persona di nazionalità australiana è accusata di omicidio e comparirà in tribunale nelle prossime ore e che non era nota alle autorità per violenze legate a movimenti di estrema destra. Intanto indagini sono in corso per stabilire il coinvolgimento di altri due arrestati, mentre la quarta persona fermata è stata già rilasciata.
Le vittime dell'attacco alle moschee di Christchurch "provenivano da tutto il mondo islamico", ha quindi reso noto Ardern. "Abbiamo avviato contati con i consolati di diversi Paesi d'origine delle vittime, tra cui Pakistan, Turchia, Arabia Saudita, Bangladesh, Indonesia e Malaysia", ha aggiunto.