Proteste a Hong Kong: manifestanti in aeroporto, cancellati tutti i voli
Le operazioni aeroportuali riprenderanno domattina alle 6:00 (mezzanotte in Italia). La protesta è entrata nella nona settimana e non accenna a diminuire nonostante le minacce del governo centrale cinese e di quello della ex colonia britannica
Non si fermano le proteste ad Hong Kong degli attivisti della democrazia che continuano a manifestare (da venerdì) all'aeroporto internazionale. Migliaia di manifestanti sono entrati nel terminal degli arrivi costringendo le autorità a cancellare tutti i voli in partenza e in arrivo.
"A parte i voli di partenza - annunciano le autorità aeroportuali - per i quali sono state già completate le procedure di check-in e i voli in arrivo che sono già diretti a Hong Kong, tutti gli altri voli sono stati cancellati per il resto della giornata".
Le normali operazioni riprenderanno domani a partire dalle 6:00 di mattina (mezzanotte in Italia). È l'auspicio espresso, in un comunicato, dalle autorità dello scalo aeroportuale, dopo la cancellazione di oltre 180 voli in partenza.
Intanto, riferisce l'Associated Press, la polizia ha deciso di dispiegare per le strade veicoli pesanti equipaggiati con cannoni ad acqua.
Ieri gli scontri sono stati particolarmente violenti e i manifestanti hanno accusato al polizia di eccessivo uso della forza, in particolare nella stazione di Kwai Fong, dove sono avvenuti ripetuti lanci di gas lacrimogeni.
Secondo quanto riferito dal South China Morning Post i feriti nelle violenze di ieri sono stati una quarantina. La più grave è una ragazza che rischia di perdere un occhio dopo essere stata colpita da
proiettili a cuscinetto.
Le proteste nel territorio semiautonomo cinese sono iniziate il 9 giugno, contro il disegno di legge che prevede l'estradizione in Cina per i sospettati di reati penali. L'iter del provvedimento legislativo è al momento sospeso, ma i manifestanti ne chiedono la completa cancellazione.
Dopo il ritorno alla Cina nel 1997, in base all'accordo, "un Paese, due sistemi", Hong Kong dovrebbe mantenere il proprio autonomo sistema giudiziario fino al 2047.
"A parte i voli di partenza - annunciano le autorità aeroportuali - per i quali sono state già completate le procedure di check-in e i voli in arrivo che sono già diretti a Hong Kong, tutti gli altri voli sono stati cancellati per il resto della giornata".
Le normali operazioni riprenderanno domani a partire dalle 6:00 di mattina (mezzanotte in Italia). È l'auspicio espresso, in un comunicato, dalle autorità dello scalo aeroportuale, dopo la cancellazione di oltre 180 voli in partenza.
Intanto, riferisce l'Associated Press, la polizia ha deciso di dispiegare per le strade veicoli pesanti equipaggiati con cannoni ad acqua.
Ieri gli scontri sono stati particolarmente violenti e i manifestanti hanno accusato al polizia di eccessivo uso della forza, in particolare nella stazione di Kwai Fong, dove sono avvenuti ripetuti lanci di gas lacrimogeni.
Secondo quanto riferito dal South China Morning Post i feriti nelle violenze di ieri sono stati una quarantina. La più grave è una ragazza che rischia di perdere un occhio dopo essere stata colpita da
proiettili a cuscinetto.
Le proteste nel territorio semiautonomo cinese sono iniziate il 9 giugno, contro il disegno di legge che prevede l'estradizione in Cina per i sospettati di reati penali. L'iter del provvedimento legislativo è al momento sospeso, ma i manifestanti ne chiedono la completa cancellazione.
Dopo il ritorno alla Cina nel 1997, in base all'accordo, "un Paese, due sistemi", Hong Kong dovrebbe mantenere il proprio autonomo sistema giudiziario fino al 2047.
WATCH: Hong Kong police spray water as it demonstrates its water cannon vehicles in front of the media #HongKongProtests #香港 pic.twitter.com/UX4Lo5xOYd
— Bloomberg TicToc (@tictoc) August 12, 2019