Cile, 2 morti carbonizzati nell'assalto a un grande magazzino. Si aggrava bilancio vittime
Le proteste che stanno dilagando in Cile, scoppiate in seguito al rincaro dei biglietti della metro e continuate nonostante il ritiro del provvedimento, fanno registrare almeno dieci morti. Gli ultimi due decessi sono avvenuti nell'incendio che si è sviluppato durante l'assalto a un grande magazzino
"Siamo in guerra contro un nemico potente e implacabile, che non rispetta nulla o nessuno", ha dichiarato il presidente Piñera, condannando nuovamente le violenze avvenute nel fine settimana contro l'aumento delle tariffe. Durante un incontro con i media, Piñera ha insistito sul carattere 'organizzato' delle proteste sottolineando che "unico scopo" dei responsabili "è quello di causare il maggior danno possibile".
La destrucción del Metro es inentendible. La única obra que democratiza y disminuye la segregación de la ciudad. Que mejora la calidad de vida de millones de santiaguinos.
— Carlos Gajardo Pinto (@cgajardop) 19 ottobre 2019
Lo siento, pero no. No tiene ninguna justificación. pic.twitter.com/dfqu3vhAHj
Il ministro dell'Interno, Andrés Chadwick, ha diffuso i dati di quanto sta avvenendo nel Paese: 960 persone sono state arrestate nelle ultime ore per 103 episodi di violenza, 50 registrati nella regione di Santiago mentre 53 nel resto del Paese. Gli agenti feriti sarebbero 62. Otto le stazioni della polizia distrutte e sette tra bus e metro. Inoltre, il ministro ha comunicato che sono quasi 8mila i 'carabineros' e i militari delle forze armate mobilitati.
#ChileDesperto This is San Paolo station, the day after. Numerous supermarkets, metro stations and shops will be in similar conditions tomorrow. The level of destruction is incredible, with soldiers nowhere to be seen. Still, so many peaceful protests out there. pic.twitter.com/gM4Dz5Sido
— Boris van der Spek (@BorisvanderSpek) 20 ottobre 2019
"La democrazia non solo ha il diritto, ha l'obbligo di difendersi": così il presidente Piñera ha difeso la risposta del suo governo alle violente proteste che hanno scosso la capitale, Santiago del Cile, e altre città". "La democrazia - ha detto Pinera - non ha solo il diritto, ha l'obbligo di difendersi usando tutti gli strumenti che gli forniscono la democrazia stessa e lo stato di diritto per combattere coloro che vogliono distruggerla".
Todos tienen derecho a manifestarse pacíficamente y solidarizo con razones que tienen para hacerlo. Pero nadie puede amenazar la seguridad de ningún compatriota. Solo unidos lograremos resguardar y conservar nuestra democracia. Cuidemos a nuestras familias, cuidemos nuestro país.
— Sebastian Piñera (@sebastianpinera) 19 ottobre 2019
Ai manifestanti non è piaciuta la foto di Piñera in pizzeria (19 ottobre) per la festa di compleanno del nipote, mentre fuori la città bruciava e c'era il coprifuoco. Un'immagine che alimenta il malcontento popolare fino a "giustificarne" l'ingiustificabile.
Another thing that lit up tonight was the birthday cake of the grandson of President #Piñera. While outside the city burned, the president had a good slice of pizza. How is that for a #EvasionMasiva pic.twitter.com/60gUzp64PZ
— Boris van der Spek (@BorisvanderSpek) 19 ottobre 2019