Pugno contro pugno, la "pace" ritrovata tra il presidente turco Erdogan e Joe Biden
Il presidente Usa Joe Biden ha riferito di un "ottimo incontro" avuto con l'omologo turco, Recep Tayyip Erdogan, a margine del vertice Nato
Soltanto un mese fa, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha espresso dure parole contro Joe Biden: "Il capo della Casa Bianca ha le mani sporche di sangue", riferendosi alla vendita di armi a Israele. Oggi, Erdogan e Biden si sono ritrovati al vertice della Nato per Bruxelles per un "incontro sincero e costruttivo" destinato ad "aumentare la cooperazione".
Intervenendo in conferenza stampa, Erdogan ha dichiarato che con Biden ha avuto uno "scambio di opinioni" su diverse questioni. In particolare, il presidente turco ha auspicato che si possano "concretizzare le opportunità di collaborazione. Come alleati vogliamo usare i canali di dialogo che abbiamo per migliorare la cooperazione regionale", ha aggiunto Erdogan. "Non ci sono problemi irrisolvibili tra noi, la nostra collaborazione diventerà più ampia, ma gli USA devono smetterla di sostenere i curdi siriani di Ypg. Non esistono terroristi buoni e terroristi cattivi", per cui "non è possibile sostenere un gruppo terroristico sperando di sconfiggerne un altro", ha continuato Erdogan in riferimento al "sostegno Usa all'Ypg in Siria".
''La Siria non deve diventare un centro per l'addestramento dei terroristi'', ha proseguito Erdogan, che ha ribadito che la Turchia ''è stata lasciata sola dagli alleati e dalla comunità internazionale nella lotta al terrorismo''. Il presidente turco ha parlato anche dei missili russi s-400, acquistati da Ankara tra le polemiche con gli Usa che a loro volta avevano minacciato di negare i jet da guerra F-35. "Sugli s-400 la nostra posizione non è cambiata, stessa cosa per gli F-35", ha detto il presidente statunitense Joe Biden che, dal canto suo, ha riferito di un "ottimo incontro" avuto con l'omologo turco a margine del vertice Nato.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha invitato il presidente americano Joe Biden a recarsi in Turchia. "Gli Stati Uniti sono un alleato strategico" della Turchia e i rapporti tra i due Paesi "sono in fase di riavvicinamento", ha concluso Erdogan.
Intervenendo in conferenza stampa, Erdogan ha dichiarato che con Biden ha avuto uno "scambio di opinioni" su diverse questioni. In particolare, il presidente turco ha auspicato che si possano "concretizzare le opportunità di collaborazione. Come alleati vogliamo usare i canali di dialogo che abbiamo per migliorare la cooperazione regionale", ha aggiunto Erdogan. "Non ci sono problemi irrisolvibili tra noi, la nostra collaborazione diventerà più ampia, ma gli USA devono smetterla di sostenere i curdi siriani di Ypg. Non esistono terroristi buoni e terroristi cattivi", per cui "non è possibile sostenere un gruppo terroristico sperando di sconfiggerne un altro", ha continuato Erdogan in riferimento al "sostegno Usa all'Ypg in Siria".
''La Siria non deve diventare un centro per l'addestramento dei terroristi'', ha proseguito Erdogan, che ha ribadito che la Turchia ''è stata lasciata sola dagli alleati e dalla comunità internazionale nella lotta al terrorismo''. Il presidente turco ha parlato anche dei missili russi s-400, acquistati da Ankara tra le polemiche con gli Usa che a loro volta avevano minacciato di negare i jet da guerra F-35. "Sugli s-400 la nostra posizione non è cambiata, stessa cosa per gli F-35", ha detto il presidente statunitense Joe Biden che, dal canto suo, ha riferito di un "ottimo incontro" avuto con l'omologo turco a margine del vertice Nato.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha invitato il presidente americano Joe Biden a recarsi in Turchia. "Gli Stati Uniti sono un alleato strategico" della Turchia e i rapporti tra i due Paesi "sono in fase di riavvicinamento", ha concluso Erdogan.