"Pulp fashion": gli inviati di Report nelle fabbriche cinesi dove si producono i capi dell'Alta moda
Cosa si nasconde dietro molti dei brand italiani e internazionali della moda: è il tema di “Pulp fashion”, l’inchiesta di Emanuele Bellano, con la collaborazione di Michela Mancini e Greta Orsi, che andrà in onda nella puntata di Report, questa sera alle 21.15 su Rai 3
I grandi marchi della moda italiana e internazionale costituiscono delle vere e proprie potenze economiche sullo scenario mondiale. Insieme hanno una capitalizzazione di borsa di 1500 miliardi di dollari. La maggior parte dei brand, sia quelli di lusso sia quelli di massa, ha ormai trasferito a est l'intera produzione dei loro capi: Cina, India e Bangladesh prevalentemente per i tessuti, Turchia, Europa dell'Est e Nord Africa per il confezionamento.
Nonostante si tratti di paesi dove la manodopera costa poco e i controlli sono spesso inesistenti, le case di moda garantiscono che la loro catena produttiva rispetta alti standard di sostenibilità e tutela la salute dei lavoratori, quella dei consumatori e il rispetto dell'ambiente.
Report è entrato in alcune fabbriche in Cina e Nord Africa che producono per i principali marchi della moda italiana e internazionale e ha documentato sotto copertura le reali condizioni di produzione. E le cose non sono esattamente come assicurano loro.
Nonostante si tratti di paesi dove la manodopera costa poco e i controlli sono spesso inesistenti, le case di moda garantiscono che la loro catena produttiva rispetta alti standard di sostenibilità e tutela la salute dei lavoratori, quella dei consumatori e il rispetto dell'ambiente.
Report è entrato in alcune fabbriche in Cina e Nord Africa che producono per i principali marchi della moda italiana e internazionale e ha documentato sotto copertura le reali condizioni di produzione. E le cose non sono esattamente come assicurano loro.