Usa, i ballottaggi della Georgia ago della bilancia al Senato
Il voto del 5 gennaio stabilirà chi controlla la Camera Alta. Le sfide: Perdue contro Ossoff e Loeffler contro Warnock
Una nuova mappa per la Georgia
Lo Stato è tradizionalmente un feudo Gop, ma il rapido cambiamento demografico e quindi politico dei sobborghi di Atlanta, con l'arrivo di votanti di diversi background etnici, ha portato a un cambio di scena. Negli ultimi anni, la percentuale dei bianchi tra gli elettori è scesa dal 68% al 58%, mentre i neri sono passati dal 27% al 33%. In aumento anche le altre minoranze e il loro iscriversi nelle liste elettorali. Alle scorse presidenziali, vittoria di un soffio dei Dem: Biden ha avuto il 49,5% contro il 49,3% di Trump, con uno scarto pari a poco più di 11 mila voti su circa 5 milioni di elettori. Negli ultimi 30 anni, solo una volta il candidato democratico aveva vinto nello Stato, Clinton nel 1992. Il presidente uscente ha polemizzato contro il governatore Brian Kemp e il segretario di Stato Brad Raffensperger, entrambi repubblicani, per avere certificato la vittoria di Biden non ritenendo fondate le accuse di brogli avanzate. I pesi massimi di entrambi i partiti sono scesi in campo per sostenere i rispettivi candidati, impegnati in una caccia all'ultimo voto, con gli ultimi comizi di Biden e Trump in programma lunedì 4. Il totale fallimento delle previsioni in occasione delle presidenziali ha ridotto di molto il numero dei sondaggi pre-elettorali, ma in prevalenza si pensa a un testa a testa per entrambe le corse.
Perdue contro Ossoff
Nella prima delle elezioni sono in lizza il senatore uscente del Gop, David Perdue, 71 anni, che ha concluso il suo primo mandato, contro il Dem Jon Ossoff, 33 anni, presidente di una compagnia di media e giornalista. Il repubblicano, in quarantena negli ultimi giorni di campagna per un contatto con un positivo, è cugino di Sonny Perdue, ministro dell'Agricoltura uscente ed ex governatore della Georgia (2003-2011). Lo sfidante nel 2017 ha tentato l'elezione nella campagna più costosa di sempre alla Camera, ma è stato sconfitto dalla repubblicana Karen Handel al ballottaggio. Al primo turno Perdue ha sfiorato la conferma, ottenendo il 49,7%, contro il 47,9% del rivale. Se vincesse, Ossoff sarebbe il primo senatore ebreo eletto nel "Deep South" dopo la Ricostruzione (1877).
Loeffler contro Warnock
L'altro seggio vede una "special election" (suppletiva), provocata dalle dimissioni del senatore Johnny Isakson (Gop) per motivi di salute nel 2019. Il governatore Kemp ha nominato lo scorso 6 gennaio al suo posto l'imprenditrice Kelly Loeffler, 50 anni, che si è poi candidata a novembre per mantenere il seggio fino al gennaio 2023. Nel primo turno entrambi i partiti hanno messo in campo più rappresentanti: tra i sei candidati Gop, Loeffler ha ottenuto il 25,9% davanti a Doug Collins (19,9%), mentre tra gli otto Dem si è imposto nettamente il reverendo Raphael Warnock, 51enne, pastore battista afroamericano, con il 32,9%. In caso di vittoria, Warnock sarebbe il primo senatore afroamericano nella storia della Georgia. Complessivamente, i candidati repubblicani hanno avuto il 49,37%, i democratici il 48,39%.
Una raccolta fondi record
L'importanza cruciale del voto in Georgia ha provocato il record della raccolta di fondi per un'elezione al Senato, superando i 500 milioni di dollari. A partire da metà ottobre, nei primi due mesi di campagna Ossoff ha raccolto 106.8 milioni, Warnock 103.4, Perdue 68 e Loeffler 64, e le ultime settimane hanno incrementato le cifre. Molti contributi sono venuti da altri Stati, California in testa. Il precedente record apparteneva al democratico Jaime Harrison (South Carolina), con 57.9 milioni, nel tentativo di sconfiggere lo scorso novembre il rivale Lindsey Graham, ma senza successo. Secondo la società di analisi AdImpact, nella sola settimana di Natale sono stati spesi in tutto 87 milioni per pubblicità in tv, radio e media digitali. Gli spot televisivi sono andati oltre lo Stato, arrivando anche nelle emittenti locali che raggiungono parti del territorio georgiano, dalla Florida all'Alabama, dal Tennessee alla South Carolina. Ossoff è stato quello che ha speso di più per l'offensiva mediatica sul piccolo schermo, con 67 milioni, davanti a Warnock (53), Loeffler (36) e Perdue (34).
Pareggio? Decide Harris
Ai repubblicani basta mantenere un solo seggio per confermare la maggioranza al Senato, mentre i rivali devono vincere entrambi i ballottaggi per arrivare a una situazione di parità. In questo caso, Kamala Harris avrebbe il ruolo decisivo di ago della bilancia, perché per la Costituzione Usa "il vicepresidente degli Stati Uniti sarà presidente del Senato, ma non vi avrà voto, se non quando si abbia parità di voti" (art.1, sez.3).