Regno Unito, inizia lo scrutinio. 'La corsa' delle schede elettorali dopo la chiusura delle urne
I seggi si sono chiusi alle 23 italiane
650 collegi uninominali, tutti blindati da misure di sicurezza eccezionali dopo i recenti attacchi terroristici. All'interno ci sono squadre di giovanissimi che corrono trasportando le schede elettorali dal seggio alle scrivanie dove sono in corso i conteggi. Si attendono i risultati, mentre gli exit poll fanno già intendere qual è stato l'orientamento dei votanti. Il partito conservatore di Theresa May è in vantaggio ma la scommessa di una maggioranza forte è perduta. Seguono i laburisti di Jeremy Corbyn, in crescita. Sono queste le prime proiezioni, che come tali vanno prese. Se e ma sono doverosi sottolinea il ministro della Difesa, Michael Fallon: "Aspettiamo alcuni risultati definitivi per capire se questi dati siano confermati. Si tratta solo di proiezioni, non sono i risultati". "Questi exit poll in passato hanno già sbagliato, nel 2015 sottovalutarono i nostri voti mentre in un paio di elezioni precedenti lo sopravvalutarono - ha aggiunto - dobbiamo vedere i risultati definitivi".
Se confermati gli exit poll, negoziare la Brexit con l'Europa sarà molto più complicato. I dati inoltre premierebbero il vecchio leader radicale Jeremy Corbyn, dato per spacciato solo un mese fa. Sarà il conteggio collegio per collegio a definire il risultato vero. Ma, in base ai primi dati, l'ombra che si proietta è quella dell'hung parliament, un parlamento 'appeso' alla necessità di una qualche coalizione.
Il Regno Unito si è pronunciato per la terza volta in tre anni. Dopo il voto del 2015 e il referendum che ha decretato il divorzio da Bruxelles nel 2016, i sudditi di sua maestà erano stati richiamati alle urne da Theresa May - in un clima di sorveglianza blindata, dopo i recenti attacchi di Manchester e Londra - con l'obiettivo di accrescere il suo peso in Parlamento per avere le mani libere al tavolo con la Ue.
Se confermati gli exit poll, negoziare la Brexit con l'Europa sarà molto più complicato. I dati inoltre premierebbero il vecchio leader radicale Jeremy Corbyn, dato per spacciato solo un mese fa. Sarà il conteggio collegio per collegio a definire il risultato vero. Ma, in base ai primi dati, l'ombra che si proietta è quella dell'hung parliament, un parlamento 'appeso' alla necessità di una qualche coalizione.
Il Regno Unito si è pronunciato per la terza volta in tre anni. Dopo il voto del 2015 e il referendum che ha decretato il divorzio da Bruxelles nel 2016, i sudditi di sua maestà erano stati richiamati alle urne da Theresa May - in un clima di sorveglianza blindata, dopo i recenti attacchi di Manchester e Londra - con l'obiettivo di accrescere il suo peso in Parlamento per avere le mani libere al tavolo con la Ue.