René Lacoste e la scommessa sulla Polo, comoda come una T-shirt ed elegante come una camicia
Una scommessa consacrò il celebre marchio. Protagonista il poliedrico René, nato 115 anni fa, entrato nell'International Tennis Hall of Fame nel 1976 e morto all'età di 92 anni a Saint-Jean-de-Luz come noto imprenditore di moda
Una storia incredibile che nasce da una scommessa. Protagonisti René Lacoste (di cui domani ricorre il 115° anniversario della nascita), celebre giocatore di tennis convertito a imprenditore (a tempo pieno) a conclusione della carriera sportiva, e il capitano francese Pierre Émile Gillou. Correva l'anno 1927 quando, impegnato con la sua Nazionale a Boston per una semifinale di Coppa Davis contro il Giappone, René mostrò al suo compagno di squadra profonda ammirazione per un negozio che esponeva valigie di pelle di coccodrillo. Gillou raccolse e gli promise di regalargliene una nel caso avesse vinto entrambi i singolari. La Francia vinse semifinale e finale, conquistando la prima Davis, con un team destinato a diventare leggendario, quello dei "Quattro moschettieri", formato da Lacoste con Henri Cochet (5 Roland Garros vinti, 2 Wimbedon e 1 Us Open), Jean Borotra (2 titoli a Wimbledon, uno al Roland Garros e agli Australian Open) e Jacques Brugnon. Da quel momento il nome di Lacoste non si scosterà più da 'Le Crocodile', inizialmente pronunciato come semplice soprannome, in seguito divenuto marchio e simbolo della casa d'abbigliamento celebre in tutto il mondo.
Il ritiro dal tennis e la svolta imprenditoriale
Dopo aver vinto tre Roland Garros (1925, 1927, 1929), due Wimbledon (1925 e 1928), due Us Open (1926 e 1927) e fatto parte della squadra che trionfò in sei Coppe Davis consecutive (dal 1927 al 1932), Lacoste si ritirò nel 1933 e iniziò la carriera d'imprenditore. Insieme all'amico e collega André Gillier creò la polo che aveva iniziato a commercializzare alla fine degli anni '20 sui campi da tennis. La tradizione vuole che Lacoste, nell'intento di creare un nuovo indumento sportivo e al tempo stesso funzionale per i tennisti dell'epoca, prese in considerazione la fusione tra la camicia e la T-shirt. Nacque così la polo, comoda come una T-shirt a manica corta ed elegante come una camicia. Un'attenzione rivolta non solo al tennis ma anche ai giocatori di calcio e golf (la moglie era una giocatrice, la figlia Catherine vincerà gli Open femminili nel 1967).
Fu la prima volta che un logo, il famoso coccodrillo applicato a caldo sulla parte sinistra degli indumenti, apparse visibile su un capo di abbigliamento. La prima polo Lacoste, il tipo zero, quello da cui è partita tutta la produzione in serie, fu battezzata dal suo creatore con la sigla L.12.12: la L è riconducibile al nome della maison francese, mentre le cifre stavano a indicare l'unicità del tessuto cui è confezionata la polo, il famoso cotone petit piqué, e il numero delle versioni finalizzate da René.
Dopo la prima polo bianca e corta, Lacoste cominciò a lanciare un colore nuovo ogni stagione, quasi a voler raccontare un nuovo stato d'animo, una nuova fase della vita, una tappa diversa. Dai colori si passò alle fantasie: la prima polo a righe nacque nel 1960. Nel 1968, con la partecipazione dello stilista Jean Patou, il marchio portò sul mercato la prima fragranza maschile, "Lacoste". Negli anni '80, con l'apertura dei primi negozi, il marchio si fece catena d'abbigliamento internazionale. Ben presto oltre alle maglie furono introdotti nuovi prodotti quali calzature, profumi e accessori.
La battaglia legale sul logo
Curiosamente, Lacoste ha avuto una lunga querelle legale con Crocodile riguardo al logo e ad alcune linee di abbigliamento. Il logo di Crocodile ha un coccodrillo che guarda a sinistra, mentre Lacoste ne ha uno che guarda a destra. I due si combatterono i diritti sul logo in Cina, ma alla fine raggiunsero un compromesso: Crocodile accettò di cambiare il suo logo facendo diventare la coda più verticale.
Entrato nella International Tennis Hall of Fame nel 1976, Lacoste è morto all'età di 92 anni a Saint-Jean-de-Luz, il 12 ottobre 1996. A 115 anni dalla sua nascita, continua a essere ricordato come un gigante mondiale del tennis e della moda.
Il ritiro dal tennis e la svolta imprenditoriale
Dopo aver vinto tre Roland Garros (1925, 1927, 1929), due Wimbledon (1925 e 1928), due Us Open (1926 e 1927) e fatto parte della squadra che trionfò in sei Coppe Davis consecutive (dal 1927 al 1932), Lacoste si ritirò nel 1933 e iniziò la carriera d'imprenditore. Insieme all'amico e collega André Gillier creò la polo che aveva iniziato a commercializzare alla fine degli anni '20 sui campi da tennis. La tradizione vuole che Lacoste, nell'intento di creare un nuovo indumento sportivo e al tempo stesso funzionale per i tennisti dell'epoca, prese in considerazione la fusione tra la camicia e la T-shirt. Nacque così la polo, comoda come una T-shirt a manica corta ed elegante come una camicia. Un'attenzione rivolta non solo al tennis ma anche ai giocatori di calcio e golf (la moglie era una giocatrice, la figlia Catherine vincerà gli Open femminili nel 1967).
Fu la prima volta che un logo, il famoso coccodrillo applicato a caldo sulla parte sinistra degli indumenti, apparse visibile su un capo di abbigliamento. La prima polo Lacoste, il tipo zero, quello da cui è partita tutta la produzione in serie, fu battezzata dal suo creatore con la sigla L.12.12: la L è riconducibile al nome della maison francese, mentre le cifre stavano a indicare l'unicità del tessuto cui è confezionata la polo, il famoso cotone petit piqué, e il numero delle versioni finalizzate da René.
Dopo la prima polo bianca e corta, Lacoste cominciò a lanciare un colore nuovo ogni stagione, quasi a voler raccontare un nuovo stato d'animo, una nuova fase della vita, una tappa diversa. Dai colori si passò alle fantasie: la prima polo a righe nacque nel 1960. Nel 1968, con la partecipazione dello stilista Jean Patou, il marchio portò sul mercato la prima fragranza maschile, "Lacoste". Negli anni '80, con l'apertura dei primi negozi, il marchio si fece catena d'abbigliamento internazionale. Ben presto oltre alle maglie furono introdotti nuovi prodotti quali calzature, profumi e accessori.
La battaglia legale sul logo
Curiosamente, Lacoste ha avuto una lunga querelle legale con Crocodile riguardo al logo e ad alcune linee di abbigliamento. Il logo di Crocodile ha un coccodrillo che guarda a sinistra, mentre Lacoste ne ha uno che guarda a destra. I due si combatterono i diritti sul logo in Cina, ma alla fine raggiunsero un compromesso: Crocodile accettò di cambiare il suo logo facendo diventare la coda più verticale.
Entrato nella International Tennis Hall of Fame nel 1976, Lacoste è morto all'età di 92 anni a Saint-Jean-de-Luz, il 12 ottobre 1996. A 115 anni dalla sua nascita, continua a essere ricordato come un gigante mondiale del tennis e della moda.