Renzo Bossi su Youtube: "Mai preso soldi da Lega". "I 49 milioni c'erano quando mio padre si dimise"
Il figlio di Umberto Bossi rompe il silenzio e si difende dal processo per appropriazione indebita: "Mai detto di essere laureato, mai preso soldi dalla Lega Nord", ha dichiarato Renzo Bossi in un video pubblicato su Youtube con tanto di documenti scaricabili a dimostrazione di quanto affermato. "Dopo quasi 8 anni di processo, spiego e vi mostro i documenti dell'indagine del 2012", continua Bossi che torna anche sui 49 milioni di euro di rimborsi elettorali alla Lega spariti nel nulla. "C'erano quando mio padre si dimise"
"Non sono discutibili i bilanci della Lega Nord, potete andare a controllare la presenza dei 49 milioni di euro quando cambiò il segretario". A dirlo è Renzo Bossi, figlio del fondatore del Carroccio Umberto. In un messaggio su Youtube, in cui si difende dall'accusa di appropriazione indebita, Renzo spiega: "I 49 milioni della Lega Nord? Mio padre li lasciò nelle casse del partito quando si dimise da segretario. Ribadisco di non essere mai stato coinvolto in questa vicenda".
I documenti: PDF
Le multe, l'Audi A6 e la finta laurea
Per quanto riguarda l'accusa di appropriazione indebita, Renzo - ex consigliere regionale - sottolinea che le multe trovate in via Bellerio nel 2012 a suo nome non erano state pagate, tanto che fu lui stesso a pagarle nel 2014, che fra quelle multe ce ne sono di intestate anche ad altre persone, che la Audi A6 che la Lega aveva acquistato era intestata al partito mentre lui guidava una Bmw X5. E per quanto riguarda la "laurea inventata" che ha definito "l'apice di questo falso processo", Renzo ha ribadito di non aver "mai detto di essermi laureato", di non essere mai andato in Albania, che nell'unica copia della laurea la sua data di nascita è sbagliata e che non ci sono prove del pagamento.
La camera d'albergo e gli assegni
"Una delle spese che più mi lasciò allibito nel 2012 fu la fattura di 136 euro per il pernottamento in un albergo. Questa fattura per cui fui accusato di aver usato i soldi della Lega Nord, l'ho pagato tramite Pos" (Foto 2). "Come è assolutamente visibile sullo stesso scontrino è riportato il mio nome, cognome e le ultime cifre della mia carta di credito personale. Come è possibile l'accusa di averla fatta pagare alla Lega? Poi - conclude - sono stato accusato di aver incassato due assegni del partito, dei quali esistono solo le matrici e non le copie degli assegni, ma soprattutto non è mai stato dimostrato il versamento sul mio conto".
I documenti: PDF
Le multe, l'Audi A6 e la finta laurea
Per quanto riguarda l'accusa di appropriazione indebita, Renzo - ex consigliere regionale - sottolinea che le multe trovate in via Bellerio nel 2012 a suo nome non erano state pagate, tanto che fu lui stesso a pagarle nel 2014, che fra quelle multe ce ne sono di intestate anche ad altre persone, che la Audi A6 che la Lega aveva acquistato era intestata al partito mentre lui guidava una Bmw X5. E per quanto riguarda la "laurea inventata" che ha definito "l'apice di questo falso processo", Renzo ha ribadito di non aver "mai detto di essermi laureato", di non essere mai andato in Albania, che nell'unica copia della laurea la sua data di nascita è sbagliata e che non ci sono prove del pagamento.
La camera d'albergo e gli assegni
"Una delle spese che più mi lasciò allibito nel 2012 fu la fattura di 136 euro per il pernottamento in un albergo. Questa fattura per cui fui accusato di aver usato i soldi della Lega Nord, l'ho pagato tramite Pos" (Foto 2). "Come è assolutamente visibile sullo stesso scontrino è riportato il mio nome, cognome e le ultime cifre della mia carta di credito personale. Come è possibile l'accusa di averla fatta pagare alla Lega? Poi - conclude - sono stato accusato di aver incassato due assegni del partito, dei quali esistono solo le matrici e non le copie degli assegni, ma soprattutto non è mai stato dimostrato il versamento sul mio conto".