Retroscena arresto Springsteen: "Non era ubriaco alla guida", ma Jeep blocca lo spot del Super Bowl
L'episodio - avvenuto alla fine dello scorso anno - è tornato alle cronache in questi giorni poiché a breve un tribunale federale si dovrà esprimere sul fatto che il livello di alcol nel sangue di Springsteen fosse superiore al limite legalmente concesso al momento del suo arresto. Il nuovo retroscena: "Il cantante era in moto quando si è fermato a salutare dei fan in un parco e uno di loro gli avrebbe offerto un bicchierino di tequila: un agente di polizia avrebbe assistito alla scena e lo avrebbe fermato subito dopo"
Continuano a uscire nuovi dettagli sull'arresto per guida in stato di ebbrezza di Bruce Springsteen, avvenuto alla fine dello scorso anno. Stando al racconto del New York Post, "The Boss potrebbe essere stato vittima di un eccesso da parte della polizia". Il nuovo retroscena, fornito da un insider dell'industria musicale, racconta circostanze inedite dell'increscioso episodio che vede protagonista la star degli Stati Uniti. Il 'New York Times' citando una portavoce del National Park Service ha scritto che Springsteen è stato arrestato per guida in stato di ebbrezza, guida spericolata e consumo di alcol in un'area chiusa, e si deve difendere da accuse federali perché l'arresto è avvenuto in un parco nazionale.
In effetti Springsteen era alla guida della sua motocicletta nella Gateway National Recreation Area, un parco federale nel New Jersey, quando si è fermato per scattare dello foto con i fan. Uno di loro gli avrebbe offerto un bicchierino di tequila, "che il rocker ha bevuto seduto sulla sua moto, ferma". Un agente di polizia del parco "ha osservato la scena e successivamente ha fermato il cantante mentre si allontanava".
Poiché l'arresto è avvenuto in un territorio federale, il caso di Springsteen sarà trattato in un tribunale federale e sarà gestito
dall'ufficio del procuratore degli Stati Uniti a Newark. Il cantautore statunitense dovrebbe, allo stato attuale, comparire davanti a un giudice tra qualche settimana. Nel frattempo Springsteen è stato testimonial, è la sua prima apparizione commerciale, in una pubblicità del marchio Jeep trasmessa durante il Super Bowl.
Due minuti di pubblicità con un messaggio rivolto agli Stati Uniti divisi dalla politica, dopo l'assalto a Capitol Hill e le dure polemiche a livello politico. E ora Jeep ha fatto un passo indietro ritirando lo sport: "Sarebbe inappropriato per noi commentare i dettagli di una questione di cui abbiamo solo letto e su cui non possiamo entrare nel merito", ha detto un portavoce di Jeep nel comunicato del marchio automobilistico. "Ma è anche giusto - ha proseguito - mettere in pausa il nostro spot Big Game fino a quando i fatti reali non saranno stati stabiliti. Il suo messaggio di comunità e unità è più rilevante che mai. Così come il messaggio che bere e guidare non può mai essere perdonato".
Nelle immagini, Springsteen parte da una piccola chiesa a Lebanon, nel Kansas, centro geografico degli Usa, "aperta a tutti", per dire che "il territorio su cui ci troviamo è un territorio comune", mentre sullo sfondo si vede sua Jeep vintage, modello CJ-5 del 1980. "La nostra luce ha sempre trovato la sua strada nell'oscurità - aggiunge - e c'è speranza sulla strada che abbiamo davanti". Lo spot finisce con il messaggio "Agli Stati riuniti d'America".
In effetti Springsteen era alla guida della sua motocicletta nella Gateway National Recreation Area, un parco federale nel New Jersey, quando si è fermato per scattare dello foto con i fan. Uno di loro gli avrebbe offerto un bicchierino di tequila, "che il rocker ha bevuto seduto sulla sua moto, ferma". Un agente di polizia del parco "ha osservato la scena e successivamente ha fermato il cantante mentre si allontanava".
Poiché l'arresto è avvenuto in un territorio federale, il caso di Springsteen sarà trattato in un tribunale federale e sarà gestito
dall'ufficio del procuratore degli Stati Uniti a Newark. Il cantautore statunitense dovrebbe, allo stato attuale, comparire davanti a un giudice tra qualche settimana. Nel frattempo Springsteen è stato testimonial, è la sua prima apparizione commerciale, in una pubblicità del marchio Jeep trasmessa durante il Super Bowl.
Due minuti di pubblicità con un messaggio rivolto agli Stati Uniti divisi dalla politica, dopo l'assalto a Capitol Hill e le dure polemiche a livello politico. E ora Jeep ha fatto un passo indietro ritirando lo sport: "Sarebbe inappropriato per noi commentare i dettagli di una questione di cui abbiamo solo letto e su cui non possiamo entrare nel merito", ha detto un portavoce di Jeep nel comunicato del marchio automobilistico. "Ma è anche giusto - ha proseguito - mettere in pausa il nostro spot Big Game fino a quando i fatti reali non saranno stati stabiliti. Il suo messaggio di comunità e unità è più rilevante che mai. Così come il messaggio che bere e guidare non può mai essere perdonato".
Nelle immagini, Springsteen parte da una piccola chiesa a Lebanon, nel Kansas, centro geografico degli Usa, "aperta a tutti", per dire che "il territorio su cui ci troviamo è un territorio comune", mentre sullo sfondo si vede sua Jeep vintage, modello CJ-5 del 1980. "La nostra luce ha sempre trovato la sua strada nell'oscurità - aggiunge - e c'è speranza sulla strada che abbiamo davanti". Lo spot finisce con il messaggio "Agli Stati riuniti d'America".