Firenze, ripulito da migliaia di graffiti il Campanile di Giotto ma i vandali scrivono sulla campana
Una task force di specialisti dell'Opera della Cattedrale di Santa Maria del Fiore ha rimosso le migliaia di scritte
accumulate nel corso dei decenni sulle pareti interne del Campanile di Giotto in Piazza del Duomo a Firenze. Sono stati necessari circa tre mesi di lavoro per rimuovere tutti gli strati di "graffiti" incisi da generazioni di visitatori. Date, nomi, dichiarazioni d'amore, disegni, tutto è stato rimosso e cancellato con pazienza certosina, riportando gli interni del campanile alla loro nuda, composta bellezza. Ma proprio mentre era in corso la presentazione dell'intervento di recupero, alcuni studenti di una scolaresca hanno scarabocchiato la campana settecentesca custodita dentro il campanile, l'unica parte della struttura non ancora sottoposta a ripulitura. "La faremo a giugno - ha detto l'architetto Beatrice Agostini, coordinatrice del lavoro - e in quell'occasione toglieremo tutte le scritte".
Si è trattato del primo vero grande intervento di rimozione delle scritte e degli atti vandalici eseguito sul Campanile di Giotto, che versava in condizioni di degrado e sporcizia e il prossimo anno toccherà alla Cupola del Brunelleschi. Quanto alla prevenzione "antigraffitari", al primo, terzo e quarto piano del campanile i turisti desiderosi di "firmare" la torre troveranno "lavagne digitali" (tablet) dove potranno lasciare la loro scritta, personalizzata con lo stile che vogliono (matita, pennello, pennarello, spray) senza deturpare il monumento. I messaggi saranno catalogati e conservati nell'archivio storico dell'Opera, dove sono custoditi i documenti di sette secoli di vita dell'ente (dalla costruzione della Cupola del Brunelleschi ai registri dei battezzati tra cui figurano nomi illustri come quelli di Amerigo Vespucci o della Gioconda). E chi in seguito vorrà ricercare la propria scritta, potrà farlo sull'apposita sezione del sito che raccoglie tutti i messaggi inviati all'Opera del Duomo.