Riqualificare Ponte Morandi senza demolirlo: ecco la nuova proposta per Genova
Non il semplice rifacimento di Ponte Morandi, ma un "sistema di riqualificazione dell'area, di messa in sicurezza immediata senza demolire, con estrema flessibilità strutturale e dispositiva, oggi e nel futuro, mediante una 'macchina dell'abitare' che produce energia". Lo spiega l'architetto Stefano Giavazzi in un video pubblicato sul blog di Beppe Grillo
Al centro della nuova proposta non c'è soltanto il 'passaggio autostradale', ma una 'macchina dell'abitare' che produce energia. È questo il progetto di riqualificazione di Ponte Morandi ideato e suggerito attraverso il blog di Beppe Grillo dall'architetto Stefano Giavazzi. L'intento prevede un modulo reticolare prefabbricato in acciaio, un cubo pre-assemblato che ingabbi la struttura esistente in maniera tale da non effettuare alcuna demolizione.
Lo spiega Giavazzi nel video: "Proporre concretamente un semplice, e non banale, sistema di riqualificazione dell'area, di messa in sicurezza immediata senza demolire, con estrema flessibilità strutturale e dispositiva, oggi e nel futuro, mediante una 'macchina dell’abitare' che produce energia".
Un'ipotesi definita nel blog del comico genovese "a dir poco geniale". I pregi della proposta, secondo l'architetto, riguardano 10mila metri quadri di pannelli solari, 16 mega watt di potenza che produce energia per 6mila famiglie, 65 mila metri quadrati di superficie a disposizione per piano da destinare ad attività commerciali, tempo libero e sviluppo tecnologico, una sede stradale a sei corsie, una nuova via pedonale panoramica e piste ciclabili: un "nuovo pezzo di città orizzontale".
Lo spiega Giavazzi nel video: "Proporre concretamente un semplice, e non banale, sistema di riqualificazione dell'area, di messa in sicurezza immediata senza demolire, con estrema flessibilità strutturale e dispositiva, oggi e nel futuro, mediante una 'macchina dell’abitare' che produce energia".
Un'ipotesi definita nel blog del comico genovese "a dir poco geniale". I pregi della proposta, secondo l'architetto, riguardano 10mila metri quadri di pannelli solari, 16 mega watt di potenza che produce energia per 6mila famiglie, 65 mila metri quadrati di superficie a disposizione per piano da destinare ad attività commerciali, tempo libero e sviluppo tecnologico, una sede stradale a sei corsie, una nuova via pedonale panoramica e piste ciclabili: un "nuovo pezzo di città orizzontale".