Detenuto per 10 anni a Guantanamo. Risarcimento milionario e scuse per Omar, il "soldato bambino"
Nato in Canada fu catturato a 15 anni in Afghanistan durante un conflitto a fuoco dove morì un soldato americano. La Corte Suprema canadese ha stabilito oggi che fu sottoposto a costrizione durante gli interrogatori a "Gitmo".
La Corte Suprema del Canada ha sancito che Omar Khadr fu interrogato in "circostanze oppressive" e ora il governo canadese dovrà pagare un risarcimento milionario e fare ammenda pubblica nei confronti del prigioniero di Guantanamo, condannato per l'uccisione di un soldato americano in Afghanistan. All'epoca Khadr era un quindicenne.
E' trapelato oggi che il risarcimento contrattato il mese scorso tra gli avvocati di Khadr e il governo canadese dovrebbe ammontare a 10,5 milioni di dollari canadesi (circa 8 milioni di dollari americani).
Omar, canadese di nascita, fu catturato in Afghanistan dall'esercito Usa dopo una battaglia in quello che si sospettava essere un 'compound' di al-Qaida. Nel conflitto a fuoco fu ucciso il Sergente Christopher Speer, un medico arruolato nelle forze speciali. Khadr, sospettato di aver lanciato la granata che aveva ucciso Speer, fu preso e trasferito a Guantanamo dove fu accusato di crimini di guerra.
Nel 2010 fu condannato a 8 anni di carcere per omicidio. Nel 2012 tornò in Canada per finire di scontare la pena rimanente ma nel maggio 2015 fu scarcerato pendente un appello in cui dichiarava che la confessione di colpevolezza era avvenuta sotto costrizione.
Nei 10 anni di prigionia a Guantanamo il caso di Omar Khadr era salito alle cronache e per la sua giovanissima età era stato soprannominato il soldato bambino, è stato infatti il più giovane detenuto di Guantanamo e anche l'ultimo cittadino "occidentale". La Corte ha stabilito che i servizi di 'intelligence' canadesi avevano ottenuto le dichiarazioni di Omar in "circostanze oppressive" come la deprivazione del sonno durante gli interrogatori effettuati nel 2003. Queste informazioni così estorte erano state poi condivise con funzionari Usa.
I legali di Khadr intentarono una causa per ingiusta detenzione contro il governo canadese, accusato di non aver protetto un proprio cittadino e anzi di essersi reso complice degli abusi delle autorità americane, chiedendo un risarcimento di 20 milioni di dollari. La difesa di Khadr ha sempre puntato il dito contro il padre del "bambino soldato", un uomo egiziano morto nel 2003 sotto le bombe pakistane mentre si trovava in compagnia di terroristi di al-Qaida.
Dopo la scarcerazione del 2015 - a cui risale la foto - Omar ha chiesto perdono alle famiglie delle vittime, rinnegando la jihad e auspicando di poter cominciare una nuova vita là dove ora vive, a Edmonton nello stato canadese dell'Alberta.