Robert Redford, 85 anni, la sua carriera attraverso le immagini
La carriera e le battaglie dell'attore e regista, padre del Sundance Film Festival
"Per andare a letto con Robert Redford basta dirgli che è intelligente". Con una punta di malizia e forse un bel po' di invidia a Hollywood per anni ha girato questa battuta. Redford non è stato solo uno dei sex symbol più amati del cinema americano, ma anche un autore e interprete da sempre impegnato (e schierato sul fronte democratico) in favore dei diritti civili. Viene in mente 'Brubaker' il film del 1980 in cui interpreta il direttore di un penitenziario che tenta di riformare il sistema carcerario. In quello stesso anno debutta dietro la macchina da presa e con 'Gente comune', film che racconta la disgregazione di una famiglia dell'alta borghesia americana in seguito alla morte di un figlio, Redford dirige uno dei film più acclamati dalla critica e dal pubblico dell'intero decennio. Un successo al primo colpo che gli porterà l'Oscar per la miglior regia.
Oggi Robert Redford compie 85 anni - è nato a Santa Monica il 18 agosto 1936 - e nel ricordare l'intreccio tra film e impegno politico, oggi non può mancare un riferimento a 'Leoni per agnelli' un film prodotto, diretto e interpretato da Redford in un cast che lo vede a fianco di Tom Cruise e Meryl Streep in cui, già a partire dal titolo si prende di mira la politica dell'allora presidente Bush in Medio Oriente e la guerra in Afghanistan. In uno degli episodi che si intrecciano nella trama: due soldati, un nero e un messicano, ex studenti del professore interpretato dallo stesso Redford, soli e feriti durante un'offensiva in Afghanistan, sono abbandonati in territorio nemico, insomma: soldati coraggiosi al servizio di comandanti incapaci.
Ma in sessant'anni di carriera Robert Redford ha trattato tanti temi 'sensibili' e lo ha fatto sempre mettendo in primo piano la dignità delle persone. Tra i suoi film più noti 'Tutti gli uomini del presidente' sul caso Watergate, 'Butch Cassidy' sulla vera storia dei banditi Butch Cassidy e Sundance Kid e 'Corvo rosso non avrai il mio scalpo' il film sul dramma dei pellerossa diretto da Sydney Pollack. Proprio al regista figlio di ebrei immigrati dall'Ucraina, lo ha legato uno dei sodalizi artistici più importanti e longevi della sua carriera. Nei primi anni Sessanta recitarono insieme in 'Caccia di Guerra' di Denis Sanders (il debutto suo debutto da attore) ma è nel 1966 che arrivò per entrambi la consacrazione con 'Quella ragazza è di tutti', la prima vera regia di Pollack in cui Redford interpreta Owen Legate accanto a Natalie Wood. I due si ritroveranno molte volte ancora, da 'Come eravamo' del 1973 a 'I tre giorni del Condor' del 1975, da 'Il cavaliere elettrico' del 1979 a 'Havana' sulla caduta del regime di Batista a Cuba.
Redford continua a fare film, partecipando a 'blockbuster' come 'Avengers: Endgame' o recitando da protagonista in film per Netflix come 'Old Man & the Gun' a più di 50 anni dai primi allori de 'Lo strano mondo di Daisy Clover' di Robert Mulligan, ancora al fianco di Natalie Wood, per il quale ottenne un Golden Globe come miglior attore debuttante. Il successo internazionale arrivò nel 1967 con 'A piedi nudi nel parco' di Gene Saks accanto a una giovanissima Jane Fonda. Da lì in avanti una serie lunga serie di successi e qualche passaggio a vuoto fino all'Oscar alla carriera nel 2002. Nel 1990 Redford ha creato un importante istituto cinematografico, il Sundance Institute, nelle sue proprietà, nello Utah. All'istituto è collegato il celebre Sundance Film Festival, che ha scoperto e lanciato numerosi registi delle ultime generazioni: da Quentin Tarantino a Jim Jarmusch, da Darren Aronofsky a Christopher Nolan.