Fiaccolata in memoria della deportazione degli ebrei del 16 ottobre 1943
Come ogni dal 1994 sfila nel centro di Roma la marcia silenziosa in memoria del rastrellamento
Un corteo silenzioso, partito da piazza Santa Maria in Trastevere, come ogni anno a partire dal 1994 ha sfilato fino al portico di Ottavia in memoria del rastrellamento del ghetto del 16 ottobre 1943, quando 1.024 persone vennero radunate dalle truppe occupanti nazifasciste e deportate nei campi di sterminio. Tornarono a casa solamente in 16.
Quest'anno la manifestazione ha in duplice significato, anche in memoria della strage compiuta nei giorni scorsi in Germania ad Halle ad opera di un neonazista. Ad organizzare la marcia la Comunità Ebraica di Roma e la Comunità di Sant'Egidio.
Dietro allo striscione di apertura del corteo con la scritta "Non c'è futuro senza memoria", la sindaca di Roma Virginia Raggi, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il presidente della Comunità di Sant'Egidio Marco Impagliazzo e il rabbino capo Riccardo Di Segni. Come ogni anno il corteo è costellato da cartelli con i nomi dei lager nazisti dove vennero sterminati milioni di ebrei provenienti da tutta Europa.
Quest'anno la manifestazione ha in duplice significato, anche in memoria della strage compiuta nei giorni scorsi in Germania ad Halle ad opera di un neonazista. Ad organizzare la marcia la Comunità Ebraica di Roma e la Comunità di Sant'Egidio.
Dietro allo striscione di apertura del corteo con la scritta "Non c'è futuro senza memoria", la sindaca di Roma Virginia Raggi, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il presidente della Comunità di Sant'Egidio Marco Impagliazzo e il rabbino capo Riccardo Di Segni. Come ogni anno il corteo è costellato da cartelli con i nomi dei lager nazisti dove vennero sterminati milioni di ebrei provenienti da tutta Europa.