Roma, nel Liceo Kant occupato: "Scuola sì, ma non così"
Gli studenti chiedono di tornare a scuola in condizioni di sicurezza
Le occupazioni studentesche da Milano sono sbarcate anche a Roma dopo due settimane di intensa mobilitazione e sit in in tutta la Capitale. Ha cominciato sabato il liceo classico e linguistico statale Kant a Tor Pignattara che proseguirà per sette giorni. Le richieste sono puntate sul diritto alla scuola in presenza ma "non a queste condizioni", "scuola sì, ma non così".
Genitori, docenti e il quartiere si sono stretti intorno agli studenti occupanti anche a seguito dei video, diffusi sui social, di una colluttazione avvenuta ieri tra un ragazzo e le forze dell'ordine: "Insegnanti, famiglie e quartiere sono dalla nostra parte. Ci appoggiano". La preside, spiegano i ragazzi, è contraria ma "lavora per risolvere i problemi".
Denso il programma anche di interventi di professori universitari e attivisti, tra l'altro in arrivo "un'assemblea cittadina con i rappresentanti di Roma" e rigidissime 24/24 le misure di sicurezza: misurazione della febbre all'ingresso, tamponi giornalieri, mascherine e alcuni studenti incaricati di controllare che non ci siano strappi alle regole. All'interno dell'Istituto sono state organizzate aule per studio, per corsi, per assemblee.
I genitori: "Siamo con i ragazzi"
"Siamo con gli studenti, al 100%". Un gruppo di genitori staziona davanti al liceo e chiede partecipazione da parte delle istituzioni scolastiche: "Abbiamo chiesto alla preside il ritorno in Dad al 100%, qui non c'e' nemmeno internet. Abbiamo chiesto di alternare gli ingressi scaglionati dei ragazzi, per evitare che sempre lo stesso gruppo rientri a casa alle 17. Niente", ha detto un papà.
Solidarietà agli studenti del Kant arriva anche dai compagni del Visconti: in 200 hanno manifestato in Piazza del Campidoglio contro il piano di rientro in presenza nelle scuole superiori e le politiche scolastiche attuate dal Governo durante la pandemia. I rappresentanti studenteschi hanno esposto lo striscione 'Continuiamo a scioperare, basta bugie, dateci trasporti in sicurezza'.
Genitori, docenti e il quartiere si sono stretti intorno agli studenti occupanti anche a seguito dei video, diffusi sui social, di una colluttazione avvenuta ieri tra un ragazzo e le forze dell'ordine: "Insegnanti, famiglie e quartiere sono dalla nostra parte. Ci appoggiano". La preside, spiegano i ragazzi, è contraria ma "lavora per risolvere i problemi".
Denso il programma anche di interventi di professori universitari e attivisti, tra l'altro in arrivo "un'assemblea cittadina con i rappresentanti di Roma" e rigidissime 24/24 le misure di sicurezza: misurazione della febbre all'ingresso, tamponi giornalieri, mascherine e alcuni studenti incaricati di controllare che non ci siano strappi alle regole. All'interno dell'Istituto sono state organizzate aule per studio, per corsi, per assemblee.
I genitori: "Siamo con i ragazzi"
"Siamo con gli studenti, al 100%". Un gruppo di genitori staziona davanti al liceo e chiede partecipazione da parte delle istituzioni scolastiche: "Abbiamo chiesto alla preside il ritorno in Dad al 100%, qui non c'e' nemmeno internet. Abbiamo chiesto di alternare gli ingressi scaglionati dei ragazzi, per evitare che sempre lo stesso gruppo rientri a casa alle 17. Niente", ha detto un papà.
Solidarietà agli studenti del Kant arriva anche dai compagni del Visconti: in 200 hanno manifestato in Piazza del Campidoglio contro il piano di rientro in presenza nelle scuole superiori e le politiche scolastiche attuate dal Governo durante la pandemia. I rappresentanti studenteschi hanno esposto lo striscione 'Continuiamo a scioperare, basta bugie, dateci trasporti in sicurezza'.