Ronaldo come Simeone: gestaccio dopo il gol
Dopo la tripletta all'Atlético, Cristiano Ronaldo si lascia andare concedendosi una caduta di stile: lo juventino replica il gesto delle mani all'inguine, per mostrare gli attributi, con il quale Diego Simeone diede spettacolo allo stadio Wanda Metropolitano di Madrid. Un siparietto che si consumò dopo il gol messo a segno dal giocatore José Giménez e riproposto anche allo Juventus Stadium. Ronaldo emula e consacra il momento, in una notte magica per i bianconeri: protagonista in tutto e per tutto, al portoghese è concessa ogni cosa. Così, il più volte vincitore del pallone d'oro segna e restituisce gestacci
Un capolavoro calcistico, è la notte della Juventus che ora sogna la finale di Champions League grazie alla tripletta di Cristiano Ronaldo. Il fardello con il quale i bianconeri si presentano allo Juventus Stadium nella sfida con l'Atlético (2-0 all'andata) è spazzato dalle reti del portoghese. Uno, due tre gol. Cristiano c'è e fa il miracolo, con gli spagnoli che sembrano disorientati. Una volta al sicuro, sul 3-0 per la Juventus, non resta che restituire quel brutto gestaccio di Diego Simeone, l'allenatore dell'Atlético Madrid. Uno scambio di vedute si potrebbe dire, in realtà una caduta di stile che a effetto domino, e contro ogni bon ton sportivo, dopo il Wanda Metropolitano di Madrid si replica anche allo Juventus Stadium di Milano. Il portoghese porta le mani all'inguine, per mostrare gli attributi, proprio come fece Simeone dopo il gol messo a segno dal giocatore José Giménez.
"Doveva essere una notte speciale e lo è stata. Non solo per i gol, per la squadra. Questa è la mentalità da Champions, non abbiamo ancora vinto niente ma il percorso è buono", ha dichiarato Ronaldo dopo la tripletta all'Atletico Madrid che ha permesso alla Juventus di qualificarsi ai quarti di finale di Champions League. "È per questo che la Juve mi ha preso, per aiutarli, io faccio il mio lavoro e sono molto contento, è stata una serata magica. Abbiamo affrontato una squadra molto complicata ma anche noi siamo una squadra forte. Abbiamo dimostrato di aver meritato di passare. La finale? È presto, vedremo, andiamo avanti passo dopo passo".
Amareggiato il tecnico argentino dei Colchoneros ha commentato: "Loro sono stati molto più bravi di noi, non siamo stati capaci di trovare le giuste misure", ha commentato il Cholo, "si sono presentati tante volte in area, hanno creato tanti pericoli. Noi sinceramente avevamo preparato tutte le situazioni, ma vanno fatti i complimenti alla Juventus per aver meritato la vittoria". Ronaldo? "È il migliore al mondo, ci sta che in partite così importanti faccia vedere il suo talento", ha osservato Simeone. E sul gesto di Ronaldo dopo il 3-0, il tecnico risponde: "L'ho visto, probabilmente ha voluto dimostrare il suo carattere come avevo fatto io al Wanda Metropolitano".
"Doveva essere una notte speciale e lo è stata. Non solo per i gol, per la squadra. Questa è la mentalità da Champions, non abbiamo ancora vinto niente ma il percorso è buono", ha dichiarato Ronaldo dopo la tripletta all'Atletico Madrid che ha permesso alla Juventus di qualificarsi ai quarti di finale di Champions League. "È per questo che la Juve mi ha preso, per aiutarli, io faccio il mio lavoro e sono molto contento, è stata una serata magica. Abbiamo affrontato una squadra molto complicata ma anche noi siamo una squadra forte. Abbiamo dimostrato di aver meritato di passare. La finale? È presto, vedremo, andiamo avanti passo dopo passo".
Amareggiato il tecnico argentino dei Colchoneros ha commentato: "Loro sono stati molto più bravi di noi, non siamo stati capaci di trovare le giuste misure", ha commentato il Cholo, "si sono presentati tante volte in area, hanno creato tanti pericoli. Noi sinceramente avevamo preparato tutte le situazioni, ma vanno fatti i complimenti alla Juventus per aver meritato la vittoria". Ronaldo? "È il migliore al mondo, ci sta che in partite così importanti faccia vedere il suo talento", ha osservato Simeone. E sul gesto di Ronaldo dopo il 3-0, il tecnico risponde: "L'ho visto, probabilmente ha voluto dimostrare il suo carattere come avevo fatto io al Wanda Metropolitano".