Siberia: cedimento centrale elettrica, fuoriuscite 20.000 tonnellate di gasolio
L'incidente potrebbe essere una conseguenza dello scioglimento del permafrost, ispezione su tutte le strutture
La procura generale russa ha ordinato una ispezione di tutte le strutture industriali considerate a rischio e posizionate sul permafrost. La decisione arriva dopo l'incidente della settimana scorsa nella zona di Norilsk, nella Siberia artica russa, dove il crollo di un serbatoio di carburante in una centrale termoelettrica ha riversato oltre 20.000 tonnellate di gasolio nel fiume Ambarnaya. Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto lo stato di emergenza.
Stando alle conclusioni preliminari, il crollo potrebbe essere stato provocato da un "cedimento del terreno e delle fondamenta".
L'incidente potrebbe essere una conseguenza dello scioglimento del permafrost dovuto al riscaldamento globale che avrebbe fatto
affondare nel terreno i pilastri che reggevano il serbatoio.
Le foto sono impressionanti, una macchia rossa nell'acqua del fiume Ambarnaya. Greenpeace Russia lo ha paragonato alla perdita della petroliera Exxon Valdez del 1989 le cui "conseguenze possono ancora essere osservate".
Stando alle conclusioni preliminari, il crollo potrebbe essere stato provocato da un "cedimento del terreno e delle fondamenta".
L'incidente potrebbe essere una conseguenza dello scioglimento del permafrost dovuto al riscaldamento globale che avrebbe fatto
affondare nel terreno i pilastri che reggevano il serbatoio.
Le foto sono impressionanti, una macchia rossa nell'acqua del fiume Ambarnaya. Greenpeace Russia lo ha paragonato alla perdita della petroliera Exxon Valdez del 1989 le cui "conseguenze possono ancora essere osservate".
A catastrophe is taking place right before our eyes. The diesel spill in Norilsk has become the first accident of such a scale in the Arctic. 20 thousand tonnes of diesel fuel have been spilled in local rivers. pic.twitter.com/PXEXkTuACE
— Greenpeace Russia (@greenpeaceru) June 4, 2020