Copricapo e barba da salafita: ma l'autore della strage nella metro di San Pietroburgo non era lui
Semplicemente si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato: ma con quell'aspetto è stato subito additato al mondo come l'uomo responsabile del massacro
E' stato "catturato" dalle telecamere a circuito chiuse della metro di San Pietroburgo quello per molte ore è stato considerato e additato come l'autore della strage della metro.
L'immagine rimbalzata sui media di tutto il mondo ritrae un uomo che indossa un copricapo di feltro di foggia islamica/centroasiatica, una barba che ricorda quella portata dai salafiti, in cui sono quasi assenti i baffi. Indossa un lungo pastrano scuro. Secondo quanto accertato dai servizi di sicurezza l'uomo e' entrato nella stazione metro di Sennaia 20 minuti prima dell'esplosione dell'ordigno. Tanto è bastato per dire che era lui il colpevole.
Finché il ricercato numero uno non si è presentato alle autorità e ha dichiarato di essere estraneo ai fatti: le autorità russe gli hanno creduto, anche perché è emerso che la strage è opera di un un 23enne kazako, un kamikaze.
L'immagine rimbalzata sui media di tutto il mondo ritrae un uomo che indossa un copricapo di feltro di foggia islamica/centroasiatica, una barba che ricorda quella portata dai salafiti, in cui sono quasi assenti i baffi. Indossa un lungo pastrano scuro. Secondo quanto accertato dai servizi di sicurezza l'uomo e' entrato nella stazione metro di Sennaia 20 minuti prima dell'esplosione dell'ordigno. Tanto è bastato per dire che era lui il colpevole.
Finché il ricercato numero uno non si è presentato alle autorità e ha dichiarato di essere estraneo ai fatti: le autorità russe gli hanno creduto, anche perché è emerso che la strage è opera di un un 23enne kazako, un kamikaze.