Russia, i sostenitori di Navalny domani tornano in piazza
Per il 31 gennaio sono previste manifestazioni in decine di città
Transenne e militari armati di tutto punto presidiano la Piazza del palazzo di San Pietroburgo, il giorno prima della seconda manifestazione per chiedere la liberazione di Alexei Navalny, in carcere dal 17 gennaio. Domani, in decine di città della Russia, ritornano in piazza i suoi sostenitori. La vigilia delle proteste è stata segnata dalla condanna ai domiciliari - fino al 23 marzo - per il fratello di Navalny, Oleg, e una sua stretta collaboratrice, l'avvocato Lyubov Sobol, ai vertici del Fondo anti-corruzione. Dopo i cortei non autorizzati di sabato scorso - in cui sono stati fermati oltre 4mila manifestanti e si sono verificati scontri con la polizia - si sono susseguiti perquisizioni e interrogatori nei confronti dei familiari e degli attivisti legati a Navalny, in diverse regioni del Paese.
La polizia russa ha fermato anche il direttore della testata online Media Zona, Serghiei Smirnov. Lo riporta l'agenzia Interfax citando Media Zona, secondo cui "il giornalista è riuscito a spiegare che è stato trattenuto" dalla polizia per "presunta partecipazione a una protesta o invito" a parteciparvi. Smirnov è stato fermato mentre usciva dalla sua casa a Mosca.
Navalny resta in carcere
Dal carcere dove è stato portato dopo il suo rientro da Berlino lo scorso 17 gennaio, con accuse per cui nell'udienza prevista martedì a Mosca rischia tre anni e mezzo di detenzione, l'oppositore di Vladimir Putin ha chiesto ai russi di "non avere paura" e continuare a manifestare. Oltre alle regioni, dove si allarga l'attivismo della popolazione - seppur con numeri ancora esigui - gli occhi sono puntati sulla capitale. Qui, lo staff di Navalny ha convocato la manifestazione in piazza Lubyanka, dove sorge la sede dell'Fsb, i servizi segreti che secondo l'oppositore sarebbero gli esecutori materiali del suo avvelenamento, su ordine del Cremlino. A poca distanza dalla piazza sorgono anche gli uffici dell'amministrazione del presidente, tra i posti più sorvegliati della Russia.
Secondo Bloomberg, che cita sondaggi ordinati dal Cremlino ma i cui risultati non sono di dominio pubblico, la fama e il sostegno per Navalny, soprattutto tra i giovani, sta crescendo. Il braccio destro dell'oppositore, Leonid Volkov, al momento all'estero e ricercato in Russia, è convinto che l'unica opzione rimasta agli oppositori di Putin siano le manifestazioni: "Le piazze devono avere l'ultima parola, non c'è altro modo".
Il palazzo di Putin
L'oligarca Arkadi Rotenberg, considerato vicinissimo a Putin, ha dichiarato di essere "il beneficiario" della super-villa sul Mar Nero che una video-inchiesta del Fondo Anticorruzione dell'oppositore Alexey Navalny attribuisce al presidente russo e sostiene sia stata costruita con fondi illegali. In un'intervista al canale Telegram 'Mash', Rotenberg ha dichiarato di essere "il beneficiario" della magione e che lì si sta realizzando un hotel che aprirà "tra due o tre anni". Lo riporta la testata online Meduza.
La polizia russa ha fermato anche il direttore della testata online Media Zona, Serghiei Smirnov. Lo riporta l'agenzia Interfax citando Media Zona, secondo cui "il giornalista è riuscito a spiegare che è stato trattenuto" dalla polizia per "presunta partecipazione a una protesta o invito" a parteciparvi. Smirnov è stato fermato mentre usciva dalla sua casa a Mosca.
Navalny resta in carcere
Dal carcere dove è stato portato dopo il suo rientro da Berlino lo scorso 17 gennaio, con accuse per cui nell'udienza prevista martedì a Mosca rischia tre anni e mezzo di detenzione, l'oppositore di Vladimir Putin ha chiesto ai russi di "non avere paura" e continuare a manifestare. Oltre alle regioni, dove si allarga l'attivismo della popolazione - seppur con numeri ancora esigui - gli occhi sono puntati sulla capitale. Qui, lo staff di Navalny ha convocato la manifestazione in piazza Lubyanka, dove sorge la sede dell'Fsb, i servizi segreti che secondo l'oppositore sarebbero gli esecutori materiali del suo avvelenamento, su ordine del Cremlino. A poca distanza dalla piazza sorgono anche gli uffici dell'amministrazione del presidente, tra i posti più sorvegliati della Russia.
Secondo Bloomberg, che cita sondaggi ordinati dal Cremlino ma i cui risultati non sono di dominio pubblico, la fama e il sostegno per Navalny, soprattutto tra i giovani, sta crescendo. Il braccio destro dell'oppositore, Leonid Volkov, al momento all'estero e ricercato in Russia, è convinto che l'unica opzione rimasta agli oppositori di Putin siano le manifestazioni: "Le piazze devono avere l'ultima parola, non c'è altro modo".
Il palazzo di Putin
L'oligarca Arkadi Rotenberg, considerato vicinissimo a Putin, ha dichiarato di essere "il beneficiario" della super-villa sul Mar Nero che una video-inchiesta del Fondo Anticorruzione dell'oppositore Alexey Navalny attribuisce al presidente russo e sostiene sia stata costruita con fondi illegali. In un'intervista al canale Telegram 'Mash', Rotenberg ha dichiarato di essere "il beneficiario" della magione e che lì si sta realizzando un hotel che aprirà "tra due o tre anni". Lo riporta la testata online Meduza.