Sanremo 2019. Da Emigratis all'Ariston: la satira ruvida dei foggiani Pio e Amedeo
È stata affidata al duo di Emigratis la satira della seconda serata del Festival di Sanremo 2019. Sul palco durante la performance di Pio e Amedeo c'è anche Claudio Baglioni che sta al gioco: è spalla e pungiball. Politica, immigrazione, elusione fiscale, sono i temi trattati nello sketch
Alla fine glielo fanno dire che la 69edizione del Festival di Sanremo è 'riservata agli italiani': un modo per accaparrarsi la conduzione del Festival per la terza volta. Ovviamente, insieme con Claudio Baglioni ci dovranno essere anche loro: la satira ruvida di Pio e Amedeo irrompe all'Ariston affrontando temi politici e sociali.
Il duo foggiano, divenuto famoso con i viaggi a scrocco nel programma Emigratis, spazia tra reddito di cittadinanza, immigrazione ed elusione fiscale. Baglioni sa stare al gioco, fa l'ingenuo e tiene botta ai colpi sotto la cintura. Il capitano coraggioso è spalla e pungiball. I dati premiano la performance: il picco dello share è stato registrato alle 00.22 con il 54.4 per cento in concomitanza con la loro esibizione.
L'esibizione
Pio e Amedeo hanno sfiorato la satira politica, con battute rivolte al Pd ("per tenerceli buoni abbiamo inviato un cestino a tutti gli elettori, erano meno dei candidati"), alla Lega e a Silvio Berlusconi ("Ci proverà con le europee, anche perché quando ci ha provato con le nordafricane è successo un casino"). I comici alludono senza nominarlo al vicepremier Matteo Salvini, "non è pericoloso, all'inizio dice peste e corna, ma poi dopo due o tre anni ti ama: con noi meridionali ha fatto la stessa cosa". E per lanciare il Baglioni tris all'Ariston, portano il direttore artistico al centro del palco e gli fanno pronunciare la formula del suo festival, "Prima gli italiani".
In chiusura, sul tema dei migranti, citano Baglioni: "Anche questi Cristi, caduti giù senza nome e senza croci, son stati marinai dietro gli occhiali storti e tristi sulle barchette coi gusci delle noci".
Il duo foggiano, divenuto famoso con i viaggi a scrocco nel programma Emigratis, spazia tra reddito di cittadinanza, immigrazione ed elusione fiscale. Baglioni sa stare al gioco, fa l'ingenuo e tiene botta ai colpi sotto la cintura. Il capitano coraggioso è spalla e pungiball. I dati premiano la performance: il picco dello share è stato registrato alle 00.22 con il 54.4 per cento in concomitanza con la loro esibizione.
L'esibizione
Pio e Amedeo hanno sfiorato la satira politica, con battute rivolte al Pd ("per tenerceli buoni abbiamo inviato un cestino a tutti gli elettori, erano meno dei candidati"), alla Lega e a Silvio Berlusconi ("Ci proverà con le europee, anche perché quando ci ha provato con le nordafricane è successo un casino"). I comici alludono senza nominarlo al vicepremier Matteo Salvini, "non è pericoloso, all'inizio dice peste e corna, ma poi dopo due o tre anni ti ama: con noi meridionali ha fatto la stessa cosa". E per lanciare il Baglioni tris all'Ariston, portano il direttore artistico al centro del palco e gli fanno pronunciare la formula del suo festival, "Prima gli italiani".
In chiusura, sul tema dei migranti, citano Baglioni: "Anche questi Cristi, caduti giù senza nome e senza croci, son stati marinai dietro gli occhiali storti e tristi sulle barchette coi gusci delle noci".