"Se fai ricorso addio carriera". Le minacce a Philip Laroma Jezzi, il ricercatore eroe della rete
L'inchiesta vede coinvolto l'ex ministro Augusto Fantozzi che durante una cena in un ristorante a Roma scherzava su una 'nuova cupola' in grado di gestire i futuri concorsi
La rete lo loda a modo sua con post su Facebook e cinguettii su Twitter. "Ha avuto il coraggio di denunciare ciò che ormai è consuetudine accettata da tutti", come scrive un utente. Un'altra precisa: "Grazie Philip da parte dei giovani italiani preparati e bravi come te, traditi dall'Italia corrotta. Grazie per la tua rettitudine e il tuo coraggio. Non era facile. Grazie ancora".
La vicenda
"Non è che non sei idoneo... non rientri nel patto", "non sei in lista", "ritirati", "per mantenerti integra la possibilità di farlo in un secondo momento, e quindi poter ripresentarla alla tornata successiva". Sono queste le parole che turbarono profondamente Laroma, colpevole di essere 'troppo' qualificato rispetto agli altri colleghi in lizza. Jezzi, però, ha registrato quelle conversazioni telefoniche e denunciato alla Guardia di Finanza la sua esclusione da un patto illecito che riguardava accordi fra due studi tributari di Firenze, lo studio Russo e lo studio Cordeiro Guerra, per assecondare il superamento del concorso per l'abilitazione scientifica alla docenza per due propri associati nel 2013.
Al centro dell'inchiesta della procura i colloqui che il ricercatore intrattenne con il professor Pasquale Russo, già ordinario di diritto tributario alla facoltà di legge di Firenze, anche lui indagato, e Guglielmo Fransoni. Alle rimostranze di Jezzi - che fu bocciato - seguì il ricorso al Tar. Mentre nelle conversazioni il professor Russo spiegava: "Non siamo sul piano del merito, Philip, ognuno ha portato i suoi". E sui "criteri" il docente replica che si tratta di "vile commercio dei posti". "Smetti di fare l'inglese e fai l'italiano", "tu non puoi non accettare", e "che fai? fai ricorso? ... però ti giochi la carriera così...". "Anche io mi son piegato... a certi baratti per poter mandare avanti i miei allievi...", "ero ingenuo all'inizio" ma "la logica universitaria è questa... è un mondo di merda...quindi purtroppo è un do ut des". "Non è che si dice - è bravo o non è bravo - no, si fa così"...questo è mio, questo è tuo".
Anche l'ex ministro Fantozzi in una cena tra docenti di diritto tributario del giugno 2014, in un ristorante a Roma, sottolineò la necessità "di trovare persone di buona volontà", che "ricostituiscano un gruppo di garanzia che riesca a gestire la materia dei futuri concorsi". L'ex ministro definisce questo gruppo, seppur scherzosamente, "la nuova cupola". E nella stessa cena dice, sempre intercettato: "Se uno fa i concorsi così non ci sarà mai un minimo di ... ognuno va lì col coltello alla gola e dice 'o mi dai quello o...' ... quindi voi capite...".