Serena Rossi, madrina del Festival di Venezia 2021. "Sogno film con Almodóvar"
Tra rinascita e donne afghane, Serena Rossi porta il sorriso al Lido e un sogno nascosto: "Fare un film con Pedro Almodóvar
Si alza il sipario sulla 78esima Mostra di Venezia 2021, condizionata ancora una volta dalla pandemia di Covid-19. La parola d'ordine è "rinascita", annunciata col sorriso dalla madrina Serena Rossi in una cerimonia che la vedrà protagonista insieme a tanti altri maestri del Cinema. A cominciare da Roberto Benigni, attore e regista toscano premio Oscar, che si appresta a ricevere il Leone d'Oro alla carriera che sarà accompagnato da un discorso di accettazione. Subito dopo arriverà il regista spagnolo Pedro Almodovar con il suo film d'apertura in concorso "Madres Paralelas" e le due protagoniste Penélope Cruz e Milena Smit. In sala sarà presente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il ministro della Cultura e dello Sport spagnolo Miquel Iceta.

"Credo di essere stata scelta per questo ruolo perché c'è questo desiderio di comunicare una ripartenza, una rinascita, una positività. E io sono così, il sorriso mi contraddistingue e sicuramente lo porterò sul palco del Palazzo del Cinema del Lido", racconta Serena Rossi alla stampa. "La pandemia è già più alle spalle dell'anno scorso. Io cerco sempre di guardare in avanti e l'orizzonte comincia a schiarirsi, le nuvole a diradarsi. Se siamo tutti bravi però", dice l'attrice che è vaccinata e dichiaratamente pro-vax.
L'intervista di Laura Squillaci
Il suo discorso non tralascerà la situazione in Afghanistan e il ruolo delle donne afghane: "Da mamma, da donna, da cittadina del mondo ho sentito il desiderio di inserire nel discorso un passaggio su questo tema", sottolinea Rossi. "È vero che siamo ad una festa però quello del Lido è un palcoscenico importante dal quale si possono lanciare anche delle riflessioni: non è giusto voltare la faccia dall'altra parte". "Vi darò del noi - sorride - noi è una parola bellissima, soprattutto di questi tempi in cui la dimensione del noi ci è mancata moltissimo. Ci siamo resi conto ancor di più che da soli non andiamo lontano".

E alla domanda "Pronta ad affrontare la platea?", la Rossi risponde "Sì, sono a mio agio davanti alla platea, anche se la platea sarà particolarmente impegnativa, dal presidente Mattarella a diversi premi Oscar. Non ci voglio pensare sennò mi sento male". Nel giorno del suo compleanno (31/8), l'attrice anticipa che indosserà Armani e cambi d'abito quasi esclusivamente Made in Italy. La confessione è un film con Pedro Almodóvar. Il regista spagnolo aprirà il Festival di Venezia 2021 con due donne che condividono la stanza di ospedale nella quale stanno per partorire. Penélope Cruz, Milena Smit, Israel Elejalde, Aitana Sánchez-Gijón, Julieta Serrano e Rossy De Palma sono protagonisti di Madres Paralelas.
In corsa per il Leone nella Selezione ufficiale, se la vedrà con 5 film italiani, a partire da un altro premio Oscar, Paolo Sorrentino, che presenta 'È stata la mano di Dio', con Toni Servillo. Ci sono Mario Martone con 'Qui rido io', dedicato a Edoardo Scarpetta, interpretato proprio da Servillo, presente quest'anno in tre film; Gabriele Mainetti con 'Freaks Out', che dirige Claudio Santamaria come in 'Lo chiamavano Jeeg Robot'; i fratelli D'Innocenzo con 'America Latina', protagonista Elio Germano; Michelangelo Frammartino con 'Il buco'. Tra gli altri big in concorso un'altra regista premiata dall'Accademy, Jane Campion, che porta al Lido 'The power of the dog' con Benedict Cumberbatch, e Michel Franco con 'Sundown', che nel cast vede Tim Roth e Charlotte Gainsbourg.
In Laguna si parlerà molto italiano, con altri tre titoli fuori concorso: il film di chiusura della Mostra, l'11 settembre, 'Il bambino nascosto' di Roberto Andò, con Silvio Orlando, tra i protagonisti insieme a Toni Servillo anche di 'Ariaferma' di Leonardo Di Costanzo, e 'La scuola cattolica' di Stefano Mordini, con Valeria Golino, Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca. E ci saranno anche l'esordio alla regia di Simona Ventura con 'Le 7 giornate di Bergamo' e l'omaggio a Citto Maselli con la presentazione del restauro di 'Storia d'amore', dopo che la preapertura ha visto la proiezione di 'Per grazia ricevuta' di e con Nino Manfredi, omaggio a 100 anni dalla nascita dell'attore e regista.

"Credo di essere stata scelta per questo ruolo perché c'è questo desiderio di comunicare una ripartenza, una rinascita, una positività. E io sono così, il sorriso mi contraddistingue e sicuramente lo porterò sul palco del Palazzo del Cinema del Lido", racconta Serena Rossi alla stampa. "La pandemia è già più alle spalle dell'anno scorso. Io cerco sempre di guardare in avanti e l'orizzonte comincia a schiarirsi, le nuvole a diradarsi. Se siamo tutti bravi però", dice l'attrice che è vaccinata e dichiaratamente pro-vax.
L'intervista di Laura Squillaci
Il suo discorso non tralascerà la situazione in Afghanistan e il ruolo delle donne afghane: "Da mamma, da donna, da cittadina del mondo ho sentito il desiderio di inserire nel discorso un passaggio su questo tema", sottolinea Rossi. "È vero che siamo ad una festa però quello del Lido è un palcoscenico importante dal quale si possono lanciare anche delle riflessioni: non è giusto voltare la faccia dall'altra parte". "Vi darò del noi - sorride - noi è una parola bellissima, soprattutto di questi tempi in cui la dimensione del noi ci è mancata moltissimo. Ci siamo resi conto ancor di più che da soli non andiamo lontano".

E alla domanda "Pronta ad affrontare la platea?", la Rossi risponde "Sì, sono a mio agio davanti alla platea, anche se la platea sarà particolarmente impegnativa, dal presidente Mattarella a diversi premi Oscar. Non ci voglio pensare sennò mi sento male". Nel giorno del suo compleanno (31/8), l'attrice anticipa che indosserà Armani e cambi d'abito quasi esclusivamente Made in Italy. La confessione è un film con Pedro Almodóvar. Il regista spagnolo aprirà il Festival di Venezia 2021 con due donne che condividono la stanza di ospedale nella quale stanno per partorire. Penélope Cruz, Milena Smit, Israel Elejalde, Aitana Sánchez-Gijón, Julieta Serrano e Rossy De Palma sono protagonisti di Madres Paralelas.
In corsa per il Leone nella Selezione ufficiale, se la vedrà con 5 film italiani, a partire da un altro premio Oscar, Paolo Sorrentino, che presenta 'È stata la mano di Dio', con Toni Servillo. Ci sono Mario Martone con 'Qui rido io', dedicato a Edoardo Scarpetta, interpretato proprio da Servillo, presente quest'anno in tre film; Gabriele Mainetti con 'Freaks Out', che dirige Claudio Santamaria come in 'Lo chiamavano Jeeg Robot'; i fratelli D'Innocenzo con 'America Latina', protagonista Elio Germano; Michelangelo Frammartino con 'Il buco'. Tra gli altri big in concorso un'altra regista premiata dall'Accademy, Jane Campion, che porta al Lido 'The power of the dog' con Benedict Cumberbatch, e Michel Franco con 'Sundown', che nel cast vede Tim Roth e Charlotte Gainsbourg.
In Laguna si parlerà molto italiano, con altri tre titoli fuori concorso: il film di chiusura della Mostra, l'11 settembre, 'Il bambino nascosto' di Roberto Andò, con Silvio Orlando, tra i protagonisti insieme a Toni Servillo anche di 'Ariaferma' di Leonardo Di Costanzo, e 'La scuola cattolica' di Stefano Mordini, con Valeria Golino, Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca. E ci saranno anche l'esordio alla regia di Simona Ventura con 'Le 7 giornate di Bergamo' e l'omaggio a Citto Maselli con la presentazione del restauro di 'Storia d'amore', dopo che la preapertura ha visto la proiezione di 'Per grazia ricevuta' di e con Nino Manfredi, omaggio a 100 anni dalla nascita dell'attore e regista.