SpaceX di Elon Musk: il lancio in diretta verso la ISS di Crew Dragon 2 con 4 astronauti a bordo
La capsula Crew Dragon 2 con Shane Kimbrough e Megan McArthur, l'astronauta giapponese Akihiko Hoshide e Thomas Pesquet dell'Agenzia spaziale europea, raggiungerà la Stazione Spaziale Internazionale segnando un nuovo traguardo per l'azienda SpaceX dell'imprenditore Elon Musk. Riuscito il lancio
La nuova sfida di SpaceX, l'azienda dell'eccentrico Elon Musk, inaugura il terzo volo con equipaggio. Un passo ai futuri viaggi turistici sulla Luna e Marte, più volte annunciati. La Nasa si affida e confida, nella compagna privata statunitense per porre fine alla dipendenza dalla navicella spaziale Soyuz e dai razzi russi per il trasporto sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
Il razzo Falcon 9 è partito dalla piattaforma 39/A della base Nasa di Cape Canaveral, in Florida, come previsto, alle 5:49 orario locale, 11:49 in Italia: a bordo i quattro astronauti a bordo della capsula Crew Dragon 2. L'equipaggio in volo verso la Stazione Spaziale Europea comprende Shane Kimbrough e Megan McArthur della NASA, l'astronauta giapponese Akihiko Hoshide e Thomas Pesquet dell'Agenzia spaziale europea per la missione "Alpha". In un minuto e mezzo, il razzo ha raggiunto i 2 mila Km orari. Dopo 3 minuti viaggiava a 7 mila Km all'ora percorrendo 137 Km. A 9 minuti dal lancio, il razzo ha trasportato fuori dall'orbita terrestre la capsula Crew Dragon 2, Falcon 9 ha raggiunto la velocità massima di 27 mila Km percorrendo un'altitudine di 199 Km.
Gli astronauti dovrebbero raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale sabato mattina presto, dopo un viaggio di 23 ore nella stessa capsula Dragon utilizzata dall'equipaggio di debutto di SpaceX lo scorso maggio. Passeranno sei mesi sul laboratorio orbitante. Il francese Thomas Pesquet è il primo europeo di un equipaggio commerciale. Elon Musk ha brevemente incontrato gli astronauti al Kennedy Space Center della Nasa prima che salissero a bordo della capsula.
Lo scorso 17 novembre 2020, SpaceX scrisse una pagina storica nelle missioni spaziali. La capsula Crew Dragon agganciò la Stazione Spaziale Internazionale contribuendo a portare nuovamente uomini nello spazio dall'epoca dello Space Shuttle. Un risultato che gli Stati Uniti accolsero come una vittoria clamorosa. Assistere in diretta all'equipaggio della missione Crew-1 in volo nello Spazio, il loro arrivo sulla ISS e gli abbracci con i colleghi già presenti a bordo, contribuirono a una profonda frattura nei rapporti spaziali tra Russia e Usa. Il capo dell'agenzia spaziale russa Roskosmos, Dmitry Rogozin, aveva ironizzato nel 2014 sulla necessità per gli Stati Uniti di utilizzare un "trampolino di lancio" (il riferimento è all'uso dei razzi russi, ndr) per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale (Iss). E Musk, controverso Ceo di SpaceX, non dimenticò la provocazione e rispose: "Il trampolino di lancio funziona". Visionario, con ragione.
The hatches are open and NASA's @SpaceX Crew-1 astronauts Shannon Walker, @Astro_Soichi, @AstroVicGlover, and @Astro_illini are the newest residents aboard the @Space_Station. Welcome aboard! pic.twitter.com/WYwC7jRVQk
— NASA (@NASA) November 17, 2020
Quell'evento, il primo volo operativo della Crew Dragon che agganciò il modulo Harmony della Stazione Spaziale, lo stesso al quale si agganciava lo Shuttle, vide protagonisti tre americani e un giapponese partiti dopo una rigidissima quarantena. Michael Hopkins, Victor Glover, Shannon Walker e il giapponese della Jaxa, Soichi Noguchi, incontrarono i colleghi della missione Expedition 64: il comandante Sergey Ryzhikov, Sergey Kud-Sverchkov, entrambi russi, e l'americana Kathleen Rubins incaricata di aprire il portellone.