Spotlight - I 600 corpi: l'identità cancellata dei desaparecidos
Martedì 23 marzo alle 21.30, Rainews 24 manda in onda una puntata speciale di Spotlight, il programma di inchiesta, dedicata ai desaparecidos. Il titolo è “I 600 corpi, l’identità cancellata dei desaparecidos”, di Maria Elena Scandaliato e Alessandra Solarino
L’inchiesta è una coproduzione con Telam, l’agenzia di stampa di Stato Argentina.
Ci siamo messi sulle tracce di due ex ufficiali sudamericani scappati in Italia, Carlos Malatto militare argentino e Josè Nestor Troccoli uruguayano, sfuggiti ai processi per le stragi e le decine di migliaia di sparizioni forzate avvenute nella seconda metà degli anni settanta, una vera e propria strategia di sterminio passata alla storia col nome di Plan Condor.
Malatto lo abbiamo trovato in un residence di lusso in Sicilia. Lo abbiamo rintracciato assieme a Mariano Biltes, un imprenditore di origini argentine, figlio di una delle vittime del torturatore del RIM22, il reggimento di montagna. Mariano vive in Italia da 20 anni, ma si è accorto solo graie alla nostra inchiesta che l’uomo che ha sequestrato e torturato suo padre per settimane consecutive, vive indisturbato a pochi chilometri da casa sua.
In Argentina, l’EAAF, l’Equipo de Antropologia Forense, ha recuperato 1500 corpi nelle fosse comuni, ne ha identificati 850 grazie al DNA. Altri 600 corpi sono ancora senza nome. Tra questi potrebbero esserci 65 italiani, scomparsi nel nulla in qui giorni di feroce dittatura militare.
Spotlight - I 600 corpi, va in onda alla vigilia del 24 marzo, 45esimo anniversario del colpo di stato militare in Argentina, giorno in cui si ricordano gli oltre 30mila desaparecidos, scomparsi durante la dittatura dal 1976 al 1983.
Ci siamo messi sulle tracce di due ex ufficiali sudamericani scappati in Italia, Carlos Malatto militare argentino e Josè Nestor Troccoli uruguayano, sfuggiti ai processi per le stragi e le decine di migliaia di sparizioni forzate avvenute nella seconda metà degli anni settanta, una vera e propria strategia di sterminio passata alla storia col nome di Plan Condor.
Malatto lo abbiamo trovato in un residence di lusso in Sicilia. Lo abbiamo rintracciato assieme a Mariano Biltes, un imprenditore di origini argentine, figlio di una delle vittime del torturatore del RIM22, il reggimento di montagna. Mariano vive in Italia da 20 anni, ma si è accorto solo graie alla nostra inchiesta che l’uomo che ha sequestrato e torturato suo padre per settimane consecutive, vive indisturbato a pochi chilometri da casa sua.
In Argentina, l’EAAF, l’Equipo de Antropologia Forense, ha recuperato 1500 corpi nelle fosse comuni, ne ha identificati 850 grazie al DNA. Altri 600 corpi sono ancora senza nome. Tra questi potrebbero esserci 65 italiani, scomparsi nel nulla in qui giorni di feroce dittatura militare.
Spotlight - I 600 corpi, va in onda alla vigilia del 24 marzo, 45esimo anniversario del colpo di stato militare in Argentina, giorno in cui si ricordano gli oltre 30mila desaparecidos, scomparsi durante la dittatura dal 1976 al 1983.