Cecchinato demolisce Djoković e vola in semifinale al Roland Garros
Quarant'anni dopo Corrado Barazzutti, un italiano torna tra i migliori quattro a Parigi. Battaglia di quasi 3 ore e mezza contro il serbo ex numero 1. Ora l'austriaco Thiem per continuare a sognare
La favola di Marco Cecchinato a Parigi continua. Sulla terra rossa del Roland Garros, l'azzurro annichilisce l'ex numero uno del mondo Novak Djoković e vola in semifinale di uno Slam, ottavo italiano a raggiungerla. Il 25enne di Palermo si è imposto alla fine di una battaglia di 3 ore e 26 minuti, in quattro set con il punteggio di 6-3, 7-6 (7-4), 1-6, 7-6 (13-11) al quarto match point. Dopo l’ultimo e decisivo passante di rovescio, Cecchinato è stramazzato a terra in lacrime.
“Non riesco a capire dove mi trovo – il primo commento di Cecchinato dopo il punto decisivo sul ‘Suzanne Lenlen’ –. Mi batteva molto forte il cuore. Ho giocato bene tutti i match point. Iniziavo a crederci meno perché lui giocava bene”.
In semifinale, Cecchinato affronterà giovedì l’austriaco Dominik Thiem, testa di serie n.7, che ha eleminato il n.2 Sascha Zverev, perdente con Nadal nella finale di Roma. Il tennista di Palermo passa dai challenger alla semifinale del Roland Garros nel giro di pochi mesi. Un italiano torna nella semifinale dello Slam parigino quarant’anni esatti dopo Corrado Barazzutti.
Al match non manca niente: tennis di livello altissimo, due medical time out per il serbo e un penalty point per l'azzurro che voleva cambiarsi le scarpe. Primi due set da urlo di Cecchinato, calo mentale nel terzo e rimonta pazzesca (1-4, poi 3-5) nel quarto, vincendo un tie break (13-11) che resterà scolpito. Ora un giorno per ricaricarsi e poi Thiem, perché la favola continui.
Dopo le prime frasi incredule, Cecchinato analizza l’impresa: “Ho iniziato il match convinto, non avevo niente da perdere. Ho giocato un primo set molto aggressivo, non credevo di fare questo match. Ho spinto convinto di poter vincere anche con Djoković. Tanti sacrifici, adesso è bellissimo: tornerei indietro e rifarei tutto” chiude raggiante.
“Non riesco a capire dove mi trovo – il primo commento di Cecchinato dopo il punto decisivo sul ‘Suzanne Lenlen’ –. Mi batteva molto forte il cuore. Ho giocato bene tutti i match point. Iniziavo a crederci meno perché lui giocava bene”.
In semifinale, Cecchinato affronterà giovedì l’austriaco Dominik Thiem, testa di serie n.7, che ha eleminato il n.2 Sascha Zverev, perdente con Nadal nella finale di Roma. Il tennista di Palermo passa dai challenger alla semifinale del Roland Garros nel giro di pochi mesi. Un italiano torna nella semifinale dello Slam parigino quarant’anni esatti dopo Corrado Barazzutti.
Al match non manca niente: tennis di livello altissimo, due medical time out per il serbo e un penalty point per l'azzurro che voleva cambiarsi le scarpe. Primi due set da urlo di Cecchinato, calo mentale nel terzo e rimonta pazzesca (1-4, poi 3-5) nel quarto, vincendo un tie break (13-11) che resterà scolpito. Ora un giorno per ricaricarsi e poi Thiem, perché la favola continui.
Dopo le prime frasi incredule, Cecchinato analizza l’impresa: “Ho iniziato il match convinto, non avevo niente da perdere. Ho giocato un primo set molto aggressivo, non credevo di fare questo match. Ho spinto convinto di poter vincere anche con Djoković. Tanti sacrifici, adesso è bellissimo: tornerei indietro e rifarei tutto” chiude raggiante.