Terremoto nel Centro Italia: cinque anni dopo la devastazione di Amatrice e dei borghi limitrofi
24 agosto 2016 ore 3:36 un terremoto di magnitudo 6.0 devasta Amatrice e Accumoli, 140 comuni travolti e circa 600 mila persone coinvolte. Le immagini di oggi e di ieri di Amatrice
Terremoto del 2016 nel Centro Italia: 303 vittime, 299 delle quali morte sotto le macerie la notte tra il 23 e il 24 agosto e quattro nei mesi successivi al disastro per traumi riconducibili al sisma. 388 i feriti, circa 41 mila gli sfollati tra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo. A cinque anni dal sisma per molti di loro il ritorno a casa è ancora lontano, altri però hanno iniziato a ripopolare il territorio, in un processo di ricostruzione che dopo lungaggini, rinvii, rimpalli di responsabilità e decisioni non prese, negli ultimi 12 mesi sembra essere partito.
Il ricordo torna al 24 agosto 2016, alle ore 3.36, quando il terremoto di magnitudo 6.0 devasta il borgo di Amatrice e altri 140 comuni fino a coinvolgere 600 mila persone. Inaspettato per tanti, meno per gli studiosi considerando che in Italia si registrano in media 20-25 terremoti distruttivi al secolo, quindi secondo la statistica è ragionevole attendersi un evento ogni 4-5 anni.
"Non siamo in grado di prevedere dove e quando sarà il prossimo evento sismico per la sola ragione che ancora non conosciamo sufficientemente tutti i parametri e le condizioni fisiche che portano all'enucleazione di un terremoto. Sappiamo, però, che questo obiettivo è possibile: si tratta di studiare e misurare capillarmente tutto quello che la Terra ci permette di misurare: variazioni della sismicità, delle falde acquifere, delle modificazioni nel sottosuolo della velocità delle onde sismiche, delle variazioni delle velocità tra le stazioni GPS e altro ancora", spiega il presidente Ingv Carlo Doglioni.