Jacobs e Tamberi d'oro, atletica da sogno per l'Italia
La Bbc s'inchina: un 2021 da incorniciare
E' stata una serata da sogno per l'Italia dentro lo stadio olimpico, con Marcell Jacobs e Gimbo Tamberi che hanno incantato nei 100 metri e nell'alto. E' finita col bresciano vincitore sul rettilineo e l'anconetano trionfatore sotto la curva. Due medaglie d'oro dal peso specifico immenso. Il botto Jacobs l'aveva già regalato in semifinale, quando aveva stampato il nuovo record europeo correndo in 9"84, due centesimi più veloce del precedente primato continentale del portoghese Obikwelu e del francese Vicaut, e addirittura un decimo meglio del record italiano che aveva stabilito in batteria. Nell'atto conclusivo non era entrato Filippo Tortu, 10"16 in semifinale e diciannovesimo crono complessivo.
Due ore e mezza più tardi Jacobs ha compiuto il capolavoro, migliorando di quattro centesimi il crono della semifinale e stampando sul display un sontuoso 9"80, quattro centesimi più veloce di Fred Kerley (9"84), l'americano che si è tinto d'argento davanti al canadese De Grasse, bronzo a 9"89. Jacobs non ha sbagliato nulla, divorando sul lanciato i rivali e tuffandosi anche, sebbene in anticipo, sul filo di lana.
"Questo successo è il mio sogno da quando sono bambino. Già arrivare in finale era eccezionale, ho dato il mille per cento, sono partito come non mai ed è successo. Ci metterò una settimana più o meno a capire quello che ho fatto" le sue prime parole dopo l'impresa.
Dopo il traguardo, Jacobs ha abbracciato Tamberi che aveva compiuto l'impresa qualche minuto prima. Gimbo e' tornato ad esprimersi ad alta quota, salendo dove non arrivava da tempo e riallacciando il filo col destino che gli aveva negato l'Olimpiade di Rio. Simbolicamente nel suo ultimo salto fallito a 2.39 il marchigiano ha messo nel punto di inizio della rincorsa il gesso che indossava quando da casa vedeva gli altri gareggiare in terra carioca. Sul gesso bianco residuo dell'infortunio del 2016 che gli aveva impedito di andare a Rio, aveva scritto Road to Tokyo 2020, poi cancellato per scrivere 2021 e alle 20.40 ora di Tokyo di una notte magica il Fato gli ha ridato quanto gli aveva tolto. Sul gradino più alto del podio sono saliti in due: Tamberi e il qatarino Barshim, entrambi autori di un percorso senza errori fino a 2.37. Avrebbero potuto decidere di giocarsi il successo allo spareggio, invece hanno preferito dividersi il gradino più alto del podio. Il bronzo è andato al bielorusso Nesasekau,