Violenta tromba d'aria a Modica. Il Sindaco: "Un disastro, un morto, case sventrate, danni enormi"
La vittima a Modica ha 53 anni, era uscito di casa qualche minuto prima per controllare. Ferita una coppia, moglie e marito di sessantenni. Soccorritori al lavoro per liberare strade dal fango e raggiungere le persone isolate
"C'è un disastro, soprattutto nella zona dell'entroterra, nelle campagne dove vivono 15 mila persone. Le case sono state sventrate, ci sono danni enormi e purtroppo anche una vittima, un commerciante di 53 anni, colpito in pieno dalla tromba d'aria e scaraventato a terra (era uscito per controllare la serranda o la ringhiera della sua abitazione, ndr)", ha dichiarato il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, dopo l'ondata di maltempo che si è abbattuta sulla provincia.
Resta il nodo scuola: "La tempistica non ci ha consentito di chiudere le scuole e ormai sarebbe controproducente chiuderle ora perché si creerebbe solo il caos per le strade cittadine e le strade al momento servono sgombere per consentire il passaggio rapido dei mezzi di soccorso".
La tromba d'aria si è lasciata alle spalle alberi caduti, muretti di contenimento crollati, strade trasformate in fiumi, auto ribaltate e case scoperchiate. È terribile lo scenario che si è presentato nel ragusano.
"Dalle 6 alle 7.30 ha piovuto con un'intensità mai vista - ha aggiunto il primo cittadino -, cadeva grandine grossa come un uovo. Una cosa impressionante. I danni maggiori sono stati prodotti dalla tromba d'aria, non so neppure se si sia trattato di un unico evento. Attività produttive e case sono distrutte, con tetti e infissi divelti. Fortunatamente il maltempo ha risparmiato il centro storico". Le zone più colpite sono quelle di Serrameta, Trebalate, Bosco, Sant'Elena e Frigintini.
"Sono decine e decine le famiglie con le case distrutte - dice ancora il sindaco -. Poco fa mi hanno chiamato per segnalarmi una coppia ferita. Sono marito e moglie trasferiti al pronto soccorso di Modica e Ragusa: la loro casa è stata sventrata, addirittura dentro è stato scaraventato un albero di ulivo".
"Stiamo facendo una prima conta dei danni, anche se nelle zone colpite dalla tromba d'aria continua a piovere. Nelle campagne c'è un metro d'acqua. Stiamo cercando di liberare le strade da fango e detriti per raggiungere chi è rimasto isolato e portare i soccorsi. La città e soprattutto le zone interne sono in ginocchio". Poi l'appello ai cittadini. "State a casa. Non uscite se non strettamente necessario".
Resta il nodo scuola: "La tempistica non ci ha consentito di chiudere le scuole e ormai sarebbe controproducente chiuderle ora perché si creerebbe solo il caos per le strade cittadine e le strade al momento servono sgombere per consentire il passaggio rapido dei mezzi di soccorso".
La tromba d'aria si è lasciata alle spalle alberi caduti, muretti di contenimento crollati, strade trasformate in fiumi, auto ribaltate e case scoperchiate. È terribile lo scenario che si è presentato nel ragusano.
"Dalle 6 alle 7.30 ha piovuto con un'intensità mai vista - ha aggiunto il primo cittadino -, cadeva grandine grossa come un uovo. Una cosa impressionante. I danni maggiori sono stati prodotti dalla tromba d'aria, non so neppure se si sia trattato di un unico evento. Attività produttive e case sono distrutte, con tetti e infissi divelti. Fortunatamente il maltempo ha risparmiato il centro storico". Le zone più colpite sono quelle di Serrameta, Trebalate, Bosco, Sant'Elena e Frigintini.
"Sono decine e decine le famiglie con le case distrutte - dice ancora il sindaco -. Poco fa mi hanno chiamato per segnalarmi una coppia ferita. Sono marito e moglie trasferiti al pronto soccorso di Modica e Ragusa: la loro casa è stata sventrata, addirittura dentro è stato scaraventato un albero di ulivo".
"Stiamo facendo una prima conta dei danni, anche se nelle zone colpite dalla tromba d'aria continua a piovere. Nelle campagne c'è un metro d'acqua. Stiamo cercando di liberare le strade da fango e detriti per raggiungere chi è rimasto isolato e portare i soccorsi. La città e soprattutto le zone interne sono in ginocchio". Poi l'appello ai cittadini. "State a casa. Non uscite se non strettamente necessario".