Trump contro il reporter con la mascherina: "Politically correct". Poi se la prende con Twitter
Battibecco durante la conferenza stampa
Il battibecco con il reporter della Reuters Jeff Mason è avvenuto durante una conferenza stampa ieri nel Rose Garden. "Ok, vuole essere politically correct", ha detto il presidente che aveva chiesto al reporter di togliersi la mascherina quando faceva la domanda. "No, Sir, voglio solo indossare la mascherina", ha risposto il giornalista che poi ha pubblicato su Twitter le raccomandazioni del Cdc a riguardo.
Here's the link to the CDC guidelines on this: https://t.co/G9o4e1Gaex https://t.co/vw9gBaGBlA
— Jeff Mason (@jeffmason1) May 26, 2020
Nella conferenza stampa, Trump ha negato poi di aver criticato Joe Biden per aver indossato la mascherina durante le cerimonie del Memorial Day. "Può indossare la mascherina, ma stava all'aperto con la moglie, in condizioni perfette, tempo bellissimo e quindi ho pensato che fosse molto insolito che l'indossasse", ha detto. Su Twitter ieri aveva rilanciato il tweet di un commentatore di Fox News che, sotto la foto di Biden con mascherina ed occhiali da sole, scriveva "ecco perché Trump non vuole mostrarsi in pubblico con la mascherina".
This might help explain why Trump doesn’t like to wear a mask in public. Biden today. pic.twitter.com/9l1gw1ljBE
— Brit Hume (@brithume) May 25, 2020
Non si è fatta attendere la risposta del suo rivale alla Casa Bianca, Joe Biden: "Il presidente Donald Trump che snobba l'uso mascherina contro il parere dei medici e che strizza così l'occhio alla campagna 'negazionista' della destra americana contro lo 'spauracchio' del coronavirus, è uno sciocco, un idiota totale", ha detto citato dalla Cnn.
La guerra dei social: Twitter o Snapchat?
L'idilliaco rapporto tra Twitter e il presidente Usa sembra essersi incrinato dopo che il social network ha definito "potenzialmente fuorvianti" alcuni messaggi del leader della Casa Bianca che ha a sua volta accusato la piattaforma di intromissione elettorale. Twitter ha messo in evidenza due dei tweet di Trump che affermavano che le votazioni per posta avrebbero portato a una diffusa frode degli elettori, invitando i suoi utenti a verificare. La società ha segnalato i due tweet con l'avviso di "verificare i fatti" e un link in cui si spiega che le dichiarazioni del tycoon sono priva di fondamento, secondo la Cnn, il Washington Post e altri media.
Ma la questione ha fatto arrabbiare non poco il Presidente che ha ribadito: "I repubblicani credono che le piattaforme di social media mettano a tacere completamente le voci conservatrici. Regoleremo duramente, o le chiuderemo, prima ancora di permettere che queste cose succedano. Abbiamo visto cosa hanno cercato di fare, fallendo, nel 2016. Non possiamo lasciare che una versione più sofisticata di tutto questo accada ancora. Come non possiamo che prenda piede nel nostro Paese, su larga scala, il voto per corrispondenza. Significherebbe autorizzare tutti a barare, falsificare e rubare voti. Vincerebbe chi sarebbe più capace di barare. Allo stesso modo, i social media. Rigate dritto, ora!".
Intanto da quando la pandemia ha interrotto bruscamente gli sforzi per corteggiare i giovani elettori, la campagna elettorale corre sui social. Il più adatto sembra essere Snapchat, l'applicazione da 229 milioni di utenti - meglio conosciuta per i suoi filtri - potrebbe diventare il campo di battaglia per il duello che opporrà a novembre due settuagenari: il presidente uscente Donald Trump e l'ex vicepresidente Joe Biden. La posta in gioco è alta: secondo diversi studi, la Generazione Z (18-23 anni) e i Millennials (24-39 anni) insieme rappresentano oltre il 35% dell'elettorato americano. E per i giovani, si sa, i social network tradizionali, come Facebook e Twitter, sono "vecchi": Da qui il dirottamento su Snapchat.