Trump e il seggio per la nuora Lara: "dovrà succedere al 'traditore' che ha votato l'impeachment"
Per quanto Burr abbia già deciso di non ricandidarsi, la probabile misura disciplinare nei suoi confronti sarà il trampolino di lancio per Lara Trump, la moglie del terzogenito Eric
Scotta il seggio del senatore repubblicano della North Carolina Richard Burr, uno dei sette che ha votato - insieme ai democratici - a favore dell'impeachment di Donald Trump. Dopo l'assoluzione del tycoon - "È finita la caccia alle streghe" è stato il commento dell'ex presidente - il portavoce del partito repubblicano locale Tim Wigginton ha definito "deludente" la decisione del senatore, di votare contro Trump, in un processo "che lui stesso aveva considerato incostituzionale".
Per quanto Burr abbia già deciso di non ricandidarsi, la probabile misura disciplinare nei suoi confronti sarà il trampolino di lancio per Lara Trump, la moglie del terzogenito Eric. Sarebbe lei la disegnata candidata a "prendere il seggio di Burr", sostiene Lindsey Graham, repubblicano della South Carolina e grande alleato di Trump. La censura nei confronti di chi "ha tradito" è un copione che si sta ripetendo anche in Louisiana, dove i repubblicani hanno votato la censura di Bill Cassidy, favorevole all'impeachment. Idem nel Nebraska dove il partito ha già votato la censura di Ben Sasse. Stessa sorte attende Susan Collins, senatrice del Maine mentre è stata oggetto di provvedimenti disciplinari il numero 3 dei repubblicani alla Camera, Liz Cheney.
È i questo "clima di punizioni" che avanza il possibile ritorno di Donald Trump, con probabile passo di lato in favore di Ivanka Trump o addirittura di Lara, che questa volta punta ad avere una cerchia più forte a sostenerlo: Lara Yunaska Trump, 38 anni, è stata incoronata nel corso di un'intervista a Fox News. L'emittente l'ha presentata come la nuova star del partito repubblicano e quasi certa candidata nel 2022 per il posto al Senato in North Carolina. "Il mio amico Burr - ha dichiarato Graham - ha fatto di Lara Trump una quasi certa candidata al Senato per rimpiazzarlo. E io certamente sarò al suo fianco perché rappresenta il futuro del partito repubblicano".
Alta, bionda, determinata, eclettica, fedelissima dell'ex presidente Trump, ex producer televisiva cresciuta in North Carolina, Lara affianca l'altra star del clan Trump, su cui i repubblicani puntano per la rivincita: la figlia prediletta Ivanka. Dopo la carta femminile Kamala Harris giocata da Joe Biden, e risultata vincente, tra i repubblicani cresce la voglia di scommettere su una donna. Lara e Ivanka, dunque, sono l'eredità di Trump.
In particolare Lara già da tempo riveste un ruolo autonomo rispetto al marito: è stata consigliera dell'ex presidente nella campagna per la rielezione, tra le protagoniste della convention repubblicana la scorsa estate, esperta di strategia digitale, protagonista nella raccolta di fondi elettorali e capace di "cattiveria". Durante l'ultima campagna, in Iowa, prese in giro Biden per la sua vecchia balbuzie. "Dicono che ce l'abbia con lui - commentò dal palco - in realtà ogni volta gli fanno le domande, io sono lì a pensare 'Joe, ce la farai?', facciamogli uscire le parole di bocca". Lara è anche brava a usare il mezzo televisivo, grazie al lavoro di producer per la Cbs dal 2012 al 2016, spopola sui social, dove ha 1,2 milioni di follower su Twitter e 1,4 milioni su Instagram, ed è molto richiesta dai network che vogliono intervistarla.
Il suo debutto ufficiale il 20 giugno 2017 partì con un manifesto che non si avverò - "Nei prossimi sette anni e mezzo avremo molto lavoro da fare, io sono davvero ottimista riguardo la direzione del mondo, perché abbiamo veri leader" - eppure nel partito repubblicano ha fatto strada. La rivincita di Trump, scortese con Biden, oramai "assolto" per l'assalto al Congresso, ha diverse chance nel 2024: potrebbe riproporsi lui, potrebbe sostenere Ivanka, potrebbe appoggiare la nuora Lara magari già senatrice del North Carolina.
Per quanto Burr abbia già deciso di non ricandidarsi, la probabile misura disciplinare nei suoi confronti sarà il trampolino di lancio per Lara Trump, la moglie del terzogenito Eric. Sarebbe lei la disegnata candidata a "prendere il seggio di Burr", sostiene Lindsey Graham, repubblicano della South Carolina e grande alleato di Trump. La censura nei confronti di chi "ha tradito" è un copione che si sta ripetendo anche in Louisiana, dove i repubblicani hanno votato la censura di Bill Cassidy, favorevole all'impeachment. Idem nel Nebraska dove il partito ha già votato la censura di Ben Sasse. Stessa sorte attende Susan Collins, senatrice del Maine mentre è stata oggetto di provvedimenti disciplinari il numero 3 dei repubblicani alla Camera, Liz Cheney.
È i questo "clima di punizioni" che avanza il possibile ritorno di Donald Trump, con probabile passo di lato in favore di Ivanka Trump o addirittura di Lara, che questa volta punta ad avere una cerchia più forte a sostenerlo: Lara Yunaska Trump, 38 anni, è stata incoronata nel corso di un'intervista a Fox News. L'emittente l'ha presentata come la nuova star del partito repubblicano e quasi certa candidata nel 2022 per il posto al Senato in North Carolina. "Il mio amico Burr - ha dichiarato Graham - ha fatto di Lara Trump una quasi certa candidata al Senato per rimpiazzarlo. E io certamente sarò al suo fianco perché rappresenta il futuro del partito repubblicano".
Alta, bionda, determinata, eclettica, fedelissima dell'ex presidente Trump, ex producer televisiva cresciuta in North Carolina, Lara affianca l'altra star del clan Trump, su cui i repubblicani puntano per la rivincita: la figlia prediletta Ivanka. Dopo la carta femminile Kamala Harris giocata da Joe Biden, e risultata vincente, tra i repubblicani cresce la voglia di scommettere su una donna. Lara e Ivanka, dunque, sono l'eredità di Trump.
In particolare Lara già da tempo riveste un ruolo autonomo rispetto al marito: è stata consigliera dell'ex presidente nella campagna per la rielezione, tra le protagoniste della convention repubblicana la scorsa estate, esperta di strategia digitale, protagonista nella raccolta di fondi elettorali e capace di "cattiveria". Durante l'ultima campagna, in Iowa, prese in giro Biden per la sua vecchia balbuzie. "Dicono che ce l'abbia con lui - commentò dal palco - in realtà ogni volta gli fanno le domande, io sono lì a pensare 'Joe, ce la farai?', facciamogli uscire le parole di bocca". Lara è anche brava a usare il mezzo televisivo, grazie al lavoro di producer per la Cbs dal 2012 al 2016, spopola sui social, dove ha 1,2 milioni di follower su Twitter e 1,4 milioni su Instagram, ed è molto richiesta dai network che vogliono intervistarla.
Il suo debutto ufficiale il 20 giugno 2017 partì con un manifesto che non si avverò - "Nei prossimi sette anni e mezzo avremo molto lavoro da fare, io sono davvero ottimista riguardo la direzione del mondo, perché abbiamo veri leader" - eppure nel partito repubblicano ha fatto strada. La rivincita di Trump, scortese con Biden, oramai "assolto" per l'assalto al Congresso, ha diverse chance nel 2024: potrebbe riproporsi lui, potrebbe sostenere Ivanka, potrebbe appoggiare la nuora Lara magari già senatrice del North Carolina.