Via libera di Trump all'oleodotto Dakota. Proteste dei Sioux: "Washington calpesta i nostri diritti"
L'Army Corps of Engineers statunitense ha dato il via libera finale alla costruzione dell'oleodotto Dakota Access. La decisione arriva dopo l'ordine del presidente Donald Trump di velocizzare il progetto, nonostante le proteste dei nativi americani Sioux e le preoccupazioni ambientali, e in contrasto con la posizione della precedente amministrazione, del democratico Barack Obama
Proteste si sono verificate in varie città, tra cui San Francisco, Chicago e New York.
La conduttura Dakota Access trasporterà petrolio dal North Dakota all'Illinois. E' un oleodotto da 3,8 miliardi di dollari in costruzione nei pressi di una riserva di Nativi Americani in Nord Dakota. Il progetto che prevede di far passare le tubazioni sotto un lago vicino a Standing Rock è visto dai Sioux come una minaccia alla purezza delle riserve idriche e un'offesa a luoghi considerati sacri.
"Ma mentre l'esercito è incaricato di emettere il permesso, nessuna agenzia è incaricata di valutare il progetto", ha scritto il Washington Post.