Finisce l'era di Wolfgang Schäuble, il volto dell'Europa e dell'austerità di Berlino
Ritratto del ministro delle finanze tedesco, che ieri ha salutato per l'ultima volta l'Eurogruppo
«Otto anni va bene. Otto anni sono un periodo giusto per fermarsi e fare altro» ha detto il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schäuble, salutando per l'ultima volta l'Eurogruppo. Il ministro uscente ha presentato un documento con la proposta di affidare al Fondo salva stati (Esm) più poteri di sorveglianza sui bilanci nazionali, prevedendo anche l'introduzione di una forma di Eurobond.
Identikit
Schäuble è uno dei politici più esperti e famosi della CDU: è stato per due volte ministro dell’Interno e ricopre l’incarico di ministro delle Finanze dal 2009. In Europa è diventato famoso soprattutto per il suo atteggiamento molto severo nei confronti dei paesi mediterranei. Durante le trattative per salvare la Grecia, Schäuble era considerato il leader dei cosiddetti “falchi”, la fazione del governo tedesco che chiedeva le condizioni più severe in cambio della concessione di prestiti.
Il volto dell'austerity
Così, Schäuble è diventato il simbolo dell'ossessione tedesca per l'austerità, la responsabilità e la riduzione dei rischi. Il ministro delle Finanze tedesco è diventato il bersaglio dei populisti di sinistra e dei populisti istituzionali. "AVGI", il giornale di Syriza lo ritrasse come "un nazista che vuole fare saponette con il grasso dei greci". Gianni Pittella, presidente del gruppo dei Socialisti&Democratici all'Europarlamento, lo ha definito l'unico “bad guy” in Europa che “fomenta rivolte”.
Europeista
Schäuble si è sempre professato un europeista convinto: è l'Unione Europea intesa come comunità fondata sulle regole che ha guidato la sua azione, compresa l'idea, poi bocciata dalla Merkel, di un'uscita temporanea della Grecia. Fu Schäuble nel pieno della crisi dell'euro a evocare la necessità di riforme dei trattati, comprese proposte come un parlamento e un bilancio della zona euro che oggi vengono riprese da Emmanuel Macron.
Identikit
Schäuble è uno dei politici più esperti e famosi della CDU: è stato per due volte ministro dell’Interno e ricopre l’incarico di ministro delle Finanze dal 2009. In Europa è diventato famoso soprattutto per il suo atteggiamento molto severo nei confronti dei paesi mediterranei. Durante le trattative per salvare la Grecia, Schäuble era considerato il leader dei cosiddetti “falchi”, la fazione del governo tedesco che chiedeva le condizioni più severe in cambio della concessione di prestiti.
Il volto dell'austerity
Così, Schäuble è diventato il simbolo dell'ossessione tedesca per l'austerità, la responsabilità e la riduzione dei rischi. Il ministro delle Finanze tedesco è diventato il bersaglio dei populisti di sinistra e dei populisti istituzionali. "AVGI", il giornale di Syriza lo ritrasse come "un nazista che vuole fare saponette con il grasso dei greci". Gianni Pittella, presidente del gruppo dei Socialisti&Democratici all'Europarlamento, lo ha definito l'unico “bad guy” in Europa che “fomenta rivolte”.
Europeista
Schäuble si è sempre professato un europeista convinto: è l'Unione Europea intesa come comunità fondata sulle regole che ha guidato la sua azione, compresa l'idea, poi bocciata dalla Merkel, di un'uscita temporanea della Grecia. Fu Schäuble nel pieno della crisi dell'euro a evocare la necessità di riforme dei trattati, comprese proposte come un parlamento e un bilancio della zona euro che oggi vengono riprese da Emmanuel Macron.