Dall'abito matrioska di Lady Gaga al lampadario di Katy Perry: i look esagerati del Met Gala 2019
È la "notte degli Oscar della East Coast"
Eccentricità, stranezze, eccessi: la serata di gala al Metropolitan Museum di New York (Met) è stato un concentrato di kitsch. Il tema della serata di beneficenza, promossa dall'Istituto del Costume, che inaugura l'annuale mostra, era "Camp: Note of Fashion", l'amore per "l'esagerato", per "ciò che è innaturale, per l'artificiale", come scriveva Susan Sontag nel suo saggio del 1964 con il quale ha coniato il termine. Ed è accorso il gotha della mondanità: Lady Gaga, Katy Perry, Cardi B e Jennifer Lopez; le modelle Giselle Bundchen e Naomi Campbell, varie sorelle del clan Kardashian.
La direttrice di Vogue e guru della moda, Anna Wintour, promotrice dell'evento, ha scelto 550 fortunati - biglietto d'ingresso 30.000 dollari con tanto di lunga lista d'attesa - e ha aperto la serata in tunica rosa firmata Lagerfeld per Chanel, ma poi ha lasciato il passo alla star della serata, Lady Gaga che ha elettrizzato il red carpet e che si è letteralmente fatta in quattro con un abito matrioska: è arrivata con un vestito fucsia con la gonna a campana e strascico, enormi maniche a nuvola e un gigantesco fiocco in testa. Sotto il vestito fucsia, un abito nero, con corpetto smanicato, sempre con la gonna a campana. In mano un ombrello nero da pioggia utilizzato come un parasole. Si è poi tolta il vestito nero tornando in fucsia con una mise sottoveste lunga tipo Madonna nel video di "Material Girl", con le spalline e senza guanti, con occhiali neri e telefono oversize. Le performance della cantante premio Oscar si è conclusa in lingerie nera, stivali con la zeppa e calze a rete.
Ha invece optato per un voluminoso abito giallo firmato da Versace con applicazioni di foglie rosa la star del tennis Serena Williams. Ai piedi un paio di scarpe da ginnastica giallo fluorescente pendant con il vestito. Céline Dion, si è presentata con un abito pesante dieci chili: Oscar de la Renta che ha firmato l'abito, ha usato 52 ricamatrici esperte per realizzarlo e 3.000 ore di lavoro. Il look, ha spiegato lo stilista, era ispirato a Judy Garland e alle Ziegfeld Follies, le Folies Bergere versione Broadway. Harry Styles è arrivato con il genio creativo di Gucci, Alessandro Michele, con un look nero con bustino trasparente, pizzi e ricami, e pantaloni a vita alta. Il designer romano che sta riscrivendo la storia della maison ha spiegato che nel proporre il "camp" come tema si è voluto "lanciare un messaggio sociale e politico: la libertà di vivere come vuoi essere".
Messaggio ben compreso da Katy Perry che è diventata un lampadario di Moschino, mentre Janelle Monae ha collaborato con Christian Siriano per un abito couture ispirato a Picasso (sul seno un occhio che si muove, un cappello sopra un cappello in testa). Nessuno però ha interpretato meglio il tema di Billy Porter che, come un faraone, si è fatto portare in lettiga da sei uomini a torso nudo con pantaloni dorati, lui vestito come un dio del sole dell'antico Egitto con tanto di ali, copricapo in oro a 24 carati, scarpe di Giuseppe Zanotti in foglia d'oro e gioielli di Andreoli e Oscar Heyman.
La direttrice di Vogue e guru della moda, Anna Wintour, promotrice dell'evento, ha scelto 550 fortunati - biglietto d'ingresso 30.000 dollari con tanto di lunga lista d'attesa - e ha aperto la serata in tunica rosa firmata Lagerfeld per Chanel, ma poi ha lasciato il passo alla star della serata, Lady Gaga che ha elettrizzato il red carpet e che si è letteralmente fatta in quattro con un abito matrioska: è arrivata con un vestito fucsia con la gonna a campana e strascico, enormi maniche a nuvola e un gigantesco fiocco in testa. Sotto il vestito fucsia, un abito nero, con corpetto smanicato, sempre con la gonna a campana. In mano un ombrello nero da pioggia utilizzato come un parasole. Si è poi tolta il vestito nero tornando in fucsia con una mise sottoveste lunga tipo Madonna nel video di "Material Girl", con le spalline e senza guanti, con occhiali neri e telefono oversize. Le performance della cantante premio Oscar si è conclusa in lingerie nera, stivali con la zeppa e calze a rete.
Ha invece optato per un voluminoso abito giallo firmato da Versace con applicazioni di foglie rosa la star del tennis Serena Williams. Ai piedi un paio di scarpe da ginnastica giallo fluorescente pendant con il vestito. Céline Dion, si è presentata con un abito pesante dieci chili: Oscar de la Renta che ha firmato l'abito, ha usato 52 ricamatrici esperte per realizzarlo e 3.000 ore di lavoro. Il look, ha spiegato lo stilista, era ispirato a Judy Garland e alle Ziegfeld Follies, le Folies Bergere versione Broadway. Harry Styles è arrivato con il genio creativo di Gucci, Alessandro Michele, con un look nero con bustino trasparente, pizzi e ricami, e pantaloni a vita alta. Il designer romano che sta riscrivendo la storia della maison ha spiegato che nel proporre il "camp" come tema si è voluto "lanciare un messaggio sociale e politico: la libertà di vivere come vuoi essere".
Messaggio ben compreso da Katy Perry che è diventata un lampadario di Moschino, mentre Janelle Monae ha collaborato con Christian Siriano per un abito couture ispirato a Picasso (sul seno un occhio che si muove, un cappello sopra un cappello in testa). Nessuno però ha interpretato meglio il tema di Billy Porter che, come un faraone, si è fatto portare in lettiga da sei uomini a torso nudo con pantaloni dorati, lui vestito come un dio del sole dell'antico Egitto con tanto di ali, copricapo in oro a 24 carati, scarpe di Giuseppe Zanotti in foglia d'oro e gioielli di Andreoli e Oscar Heyman.