Trent'anni fa la liberazione di Nelson Mandela dopo 27 anni di prigionia
Madiba, simbolo della lotta contro l'apartheid
L' 11 febbraio 1990 è una data simbolica per l'abolizione del regime dell'apartheid in Sudafrica: quel giorno, dopo 27 anni di carcere, veniva liberato Nelson Mandela, 'Madiba', leader del movimento African national congress diventato emblema della battaglia per la libertà.
Il presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa ha ricordato l'importante anniversario pronunciando un discorso dallo stesso balcone da cui Mandela si rivolse per la prima volta al mondo come uomo libero, parlando accanto a una scultura raffigurante Madiba. "La sua liberazione", ha detto, "è stata un momento determinante nella nostra marcia verso la democrazia, ma la disuguaglianza tra le persone, specialmente per il colore della pelle e il genere, è tra le più alte del mondo. La disoccupazione aumenta e la povertà è diffusa. La violenza, inclusa la violenza che gli uomini commettono contro le donne, continua a devastare e le nostre comunità ". Il presidente ha esortato tutti i sudafricani a trarre ispirazione dall'eredità di Mandela e a lavorare insieme per risolvere questi problemi .
L'arcivescovo anglicano Desmond Tutu, anch'egli premio Nobel per la pace, ha scritto: "Nelson Mandela è emerso dalla prigione per abbagliare il Sudafrica e il mondo con il suo calore e i suoi valori umani. Le circostanze e le priorità cambiano nel tempo, ma i buoni valori non passano di moda. Ci manca".
Chi era Madiba
Nelson Rolihlahla ('piantagrane') Mandela, nasce il 18 luglio 1918 in un villaggio del Transkei (nel sud-est del Sudafrica) da una famiglia di sangue reale di etnia Xhosa. Fino alla morte è stato il simbolo dell'ultima lotta dell'Africa nera contro l'estremo baluardo della dominazione bianca nel continente. Nel 1964 viene condannato all’ergastolo con l’accusa di alto tradimento, dal carcere riesce a rimanere alla testa del movimento di liberazione e diventa il simbolo della lotta. La scarcerazione di Mandela, avvenuta nel 1990 dopo 27 anni di prigionia, il Premio Nobel che gli viene assegnato nel 1993 e la sua successiva elezione a capo dello Stato, decretano la fine dell'apartheid. Muore il 5 dicembre 2013. Al suo funerale a Johannesburg, allo stadio di Soweto, 100 capi di stato e di governo siedono l'uno accanto all'altro per l'ultimo saluto.
Il presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa ha ricordato l'importante anniversario pronunciando un discorso dallo stesso balcone da cui Mandela si rivolse per la prima volta al mondo come uomo libero, parlando accanto a una scultura raffigurante Madiba. "La sua liberazione", ha detto, "è stata un momento determinante nella nostra marcia verso la democrazia, ma la disuguaglianza tra le persone, specialmente per il colore della pelle e il genere, è tra le più alte del mondo. La disoccupazione aumenta e la povertà è diffusa. La violenza, inclusa la violenza che gli uomini commettono contro le donne, continua a devastare e le nostre comunità ". Il presidente ha esortato tutti i sudafricani a trarre ispirazione dall'eredità di Mandela e a lavorare insieme per risolvere questi problemi .
L'arcivescovo anglicano Desmond Tutu, anch'egli premio Nobel per la pace, ha scritto: "Nelson Mandela è emerso dalla prigione per abbagliare il Sudafrica e il mondo con il suo calore e i suoi valori umani. Le circostanze e le priorità cambiano nel tempo, ma i buoni valori non passano di moda. Ci manca".
Chi era Madiba
Nelson Rolihlahla ('piantagrane') Mandela, nasce il 18 luglio 1918 in un villaggio del Transkei (nel sud-est del Sudafrica) da una famiglia di sangue reale di etnia Xhosa. Fino alla morte è stato il simbolo dell'ultima lotta dell'Africa nera contro l'estremo baluardo della dominazione bianca nel continente. Nel 1964 viene condannato all’ergastolo con l’accusa di alto tradimento, dal carcere riesce a rimanere alla testa del movimento di liberazione e diventa il simbolo della lotta. La scarcerazione di Mandela, avvenuta nel 1990 dopo 27 anni di prigionia, il Premio Nobel che gli viene assegnato nel 1993 e la sua successiva elezione a capo dello Stato, decretano la fine dell'apartheid. Muore il 5 dicembre 2013. Al suo funerale a Johannesburg, allo stadio di Soweto, 100 capi di stato e di governo siedono l'uno accanto all'altro per l'ultimo saluto.