120 anni fa nasceva Humphrey Bogart, leggenda del cinema americano
Premio Oscar nel 1951 come migliore attore protagonista per il film La regina d'Africa
120 anni fa, il 25 dicembre 1899, nasceva Humphrey Bogart, uno dei più grandi protagonisti della storia del cinema, inserito al primo posto della classifica degli attori più leggendari di sempre dell'American Film Institute.
Giovanissimo si arruola come volontario in marina dopo l'entrata in guerra degli Stati Uniti procurandosi quella cicatrice al labbro superiore, che diventerà il suo segno distintivo. Inizia la sua carriera lavorando dietro le quinte dei teatri di Broadway, ma si fa notare e inizia a calcare il palcoscenico.
La fama arriva quando interpreta un gangster nel film La foresta pietrificata, del 1936, ma è soprattutto dall'incontro con il regista John Houston sul set di Una pallottola per Roy, che nasce il personaggio "Bogart": un uomo spesso ai limiti della legge ma incapace di mentire, un eroe moderno dallo sguardo carismatico e sofferente spesso in lotta con la società. Poi arrivano Il mistero del falco e Casablanca, la storia d'amore tra Rick Blaine e Ilsa Lund Laszlo, interpretati da Humphrey Bogart e Ingrid Bergman.
Consacrato come nuovo “eroe romantico” del grande schermo, si ripresenta nelle stesse vesti in Acque del Sud (1944) di Howard Hawks, dove incontra la giovane esordiente Lauren Bacall che diventerà la sua quarta amatissima moglie e partner in alcuni film noir, fra cui spicca Il grande sonno (1946) di Howard Hawks, tratto dal libro di Raymond Chandler in cui impersona il detective Philip Marlowe. Nel 1952, arriva l'Oscar come miglior attore protagonista per l’interpretazione ne La regina d’Africa.
Tre anni dopo torna in mare ne L’ammutinamento del Caine (1954) di Edward Dmytryk, in cui lavora con Fred MacMurray, José Ferrer e Van Johnson, ma è già malato di cancro alla gola. Gira Sabrina (1954) di Billy Wilder, in cui lavora con Audrey Hepburn e William Holden, poi è ancora un fuorilegge in fuga in Ore disperate di William Wyler.
Il suo ultimo film è Il colosso d’argilla di Mark Robson del 1956. Muore nel sonno il 14 gennaio 1957, nella sua casa di Hollywood, tre settimane dopo il suo 57esimo compleanno. Al suo fianco, Lauren Bacall, scomparsa nel 2014.
Bogart è uno dei più citati della storia del cinema - da Jean-Luc Godard a Woody Allen con Provaci ancora, Sam, (una delle battute più famose di Casablanca) - ed è anche un'icona dello stile per il suo look, Borsalino e trench ,che lo hanno reso immortale nella scena dell'addio di Rick all'amata Ilsa all'aeroporto, sempre nel cult Casablanca.
Giovanissimo si arruola come volontario in marina dopo l'entrata in guerra degli Stati Uniti procurandosi quella cicatrice al labbro superiore, che diventerà il suo segno distintivo. Inizia la sua carriera lavorando dietro le quinte dei teatri di Broadway, ma si fa notare e inizia a calcare il palcoscenico.
La fama arriva quando interpreta un gangster nel film La foresta pietrificata, del 1936, ma è soprattutto dall'incontro con il regista John Houston sul set di Una pallottola per Roy, che nasce il personaggio "Bogart": un uomo spesso ai limiti della legge ma incapace di mentire, un eroe moderno dallo sguardo carismatico e sofferente spesso in lotta con la società. Poi arrivano Il mistero del falco e Casablanca, la storia d'amore tra Rick Blaine e Ilsa Lund Laszlo, interpretati da Humphrey Bogart e Ingrid Bergman.
Consacrato come nuovo “eroe romantico” del grande schermo, si ripresenta nelle stesse vesti in Acque del Sud (1944) di Howard Hawks, dove incontra la giovane esordiente Lauren Bacall che diventerà la sua quarta amatissima moglie e partner in alcuni film noir, fra cui spicca Il grande sonno (1946) di Howard Hawks, tratto dal libro di Raymond Chandler in cui impersona il detective Philip Marlowe. Nel 1952, arriva l'Oscar come miglior attore protagonista per l’interpretazione ne La regina d’Africa.
Tre anni dopo torna in mare ne L’ammutinamento del Caine (1954) di Edward Dmytryk, in cui lavora con Fred MacMurray, José Ferrer e Van Johnson, ma è già malato di cancro alla gola. Gira Sabrina (1954) di Billy Wilder, in cui lavora con Audrey Hepburn e William Holden, poi è ancora un fuorilegge in fuga in Ore disperate di William Wyler.
Il suo ultimo film è Il colosso d’argilla di Mark Robson del 1956. Muore nel sonno il 14 gennaio 1957, nella sua casa di Hollywood, tre settimane dopo il suo 57esimo compleanno. Al suo fianco, Lauren Bacall, scomparsa nel 2014.
Bogart è uno dei più citati della storia del cinema - da Jean-Luc Godard a Woody Allen con Provaci ancora, Sam, (una delle battute più famose di Casablanca) - ed è anche un'icona dello stile per il suo look, Borsalino e trench ,che lo hanno reso immortale nella scena dell'addio di Rick all'amata Ilsa all'aeroporto, sempre nel cult Casablanca.