2 aprile 2005. Quindici anni fa moriva Giovanni Paolo II, il Papa santo, il Papa di tutti
Fu il Papa dei giovani e della famiglia, il primo a viaggiare in tutto il mondo e a lanciare un anatema contro la criminalità organizzata
Nel quindicesimo anniversario della morte di Giovanni Paolo II, Papa Francesco invita ad affidare "questi giorni difficili che stiamo vivendo" alla sua intercessione: "L'uomo di oggi scorge i segni di morte divenuti più presenti sull'orizzonte della civiltà - ha detto il Papa nell'udienza generale. "Vive sempre più nella paura, minacciato nel nucleo stesso della sua esistenza. Quando vi sentirete in difficoltà, il vostro pensiero corra allora a Cristo: sappiate che non siete soli. Egli vi accompagna e mai delude. In questi giorni difficili che stiamo vivendo, vi incoraggio ad affidarvi alla Divina Misericordia e all'intercessione di San Giovanni Paolo II, alla vigilia del 15° anniversario della sua morte".
Karol Wojtyla è stato uno dei pontefici più amati dei tempi moderni. Nato in Polonia, a Wadowice, il 18 maggio del 1920, lavora in una cava, dopo la chiusura a causa della Seconda guerra mondiale dell’università in cui studiava. Poi è al seminario di Cracovia. Ordinato sacerdote nel 1946, a Roma consegue un dottorato in teologia. Nel 1948 torna in Polonia e dieci anni dopo, Papa Pio XII lo nomina Vescovo Ausiliare di Cracovia. Arcivescovo di Cracovia nel 1964; partecipa al Concilio Vaticano II (1962-65). Cardinale nel 1967 e Papa nel 1978.
Durante il suo Pontificato si contano 146 visite pastorali in Italia e, come Vescovo di Roma, visita 317 delle attuali 332 parrocchie romane. I viaggi apostolici nel mondo sono stati 104. Lo abbiamo visto sciare sui monti innevati del Terminillo, della Marmolada e dell'Adamello e sopravvivere a un grave attentato il 13 maggio del 1981 in piazza San Pietro. Ha scritto 5 libri e celebrato 147 riti di beatificazione - nei quali ha proclamato 1338 beati - e 51 canonizzazioni. Ha istituito la Giornata Mondiale della Gioventù. È morto il 2 aprile 2005 alle ore 21.37, alla vigilia della Domenica della Divina misericordia, da lui istituita ed è stato sepolto l'8 aprile nelle Grotte Vaticane, subito dopo i solenni funerali celebrati in Piazza San Pietro.
"Santo subito"
La burocrazia vaticana brucia i tempi, accogliendo l'appello lanciato a gran voce dalle centinaia di migliaia di persone accorse a Roma a rendergli l'estremo saluto: «Subito santo!». A nove anni dalla morte, il 27 aprile 2014, Papa Francesco proclama santi Papa Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII. "I due papi", dice, "sono stati uomini coraggiosi", non hanno avuto "paura" di chinarsi sulla "sofferenza" e sulle "piaghe" dell'uomo, e in questo modo "hanno dato testimonianza alla Chiesa e al mondo della bontà di Dio, della sua misericordia". Wojtyla e Roncalli "sono stati sacerdoti, vescovi e papi del XX secolo. Ne hanno conosciuto le tragedie, ma non ne sono stati sopraffatti. Più forte, in loro, era Dio; più forte era la fede in Gesù Cristo Redentore dell'uomo e Signore della storia".
Sul sagrato quel giorno c'era anche il papa emerito Ratzinger e la cerimonia è stata subito ribattezzata dei "quattro Papi". Un milione i fedeli in piazza San Pietro provenienti da tutto il mondo: molti arrivati dalla Polonia, terra natale di Karol Wojtyla e da Bergamo, diocesi di origine di Angelo Roncalli.
Karol Wojtyla è stato uno dei pontefici più amati dei tempi moderni. Nato in Polonia, a Wadowice, il 18 maggio del 1920, lavora in una cava, dopo la chiusura a causa della Seconda guerra mondiale dell’università in cui studiava. Poi è al seminario di Cracovia. Ordinato sacerdote nel 1946, a Roma consegue un dottorato in teologia. Nel 1948 torna in Polonia e dieci anni dopo, Papa Pio XII lo nomina Vescovo Ausiliare di Cracovia. Arcivescovo di Cracovia nel 1964; partecipa al Concilio Vaticano II (1962-65). Cardinale nel 1967 e Papa nel 1978.
Durante il suo Pontificato si contano 146 visite pastorali in Italia e, come Vescovo di Roma, visita 317 delle attuali 332 parrocchie romane. I viaggi apostolici nel mondo sono stati 104. Lo abbiamo visto sciare sui monti innevati del Terminillo, della Marmolada e dell'Adamello e sopravvivere a un grave attentato il 13 maggio del 1981 in piazza San Pietro. Ha scritto 5 libri e celebrato 147 riti di beatificazione - nei quali ha proclamato 1338 beati - e 51 canonizzazioni. Ha istituito la Giornata Mondiale della Gioventù. È morto il 2 aprile 2005 alle ore 21.37, alla vigilia della Domenica della Divina misericordia, da lui istituita ed è stato sepolto l'8 aprile nelle Grotte Vaticane, subito dopo i solenni funerali celebrati in Piazza San Pietro.
"Santo subito"
La burocrazia vaticana brucia i tempi, accogliendo l'appello lanciato a gran voce dalle centinaia di migliaia di persone accorse a Roma a rendergli l'estremo saluto: «Subito santo!». A nove anni dalla morte, il 27 aprile 2014, Papa Francesco proclama santi Papa Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII. "I due papi", dice, "sono stati uomini coraggiosi", non hanno avuto "paura" di chinarsi sulla "sofferenza" e sulle "piaghe" dell'uomo, e in questo modo "hanno dato testimonianza alla Chiesa e al mondo della bontà di Dio, della sua misericordia". Wojtyla e Roncalli "sono stati sacerdoti, vescovi e papi del XX secolo. Ne hanno conosciuto le tragedie, ma non ne sono stati sopraffatti. Più forte, in loro, era Dio; più forte era la fede in Gesù Cristo Redentore dell'uomo e Signore della storia".
Sul sagrato quel giorno c'era anche il papa emerito Ratzinger e la cerimonia è stata subito ribattezzata dei "quattro Papi". Un milione i fedeli in piazza San Pietro provenienti da tutto il mondo: molti arrivati dalla Polonia, terra natale di Karol Wojtyla e da Bergamo, diocesi di origine di Angelo Roncalli.
Papa Giovanni Paolo II - La storia (Tg1, 2014)