50 anni fa il primo volo del Concorde, la leggenda dei cieli
L'aereo che arrivava prima di partire
Il 2 marzo 1969 si alzò in volo dall’aeroporto francese di Tolosa, nel Sud della Francia, il prototipo dell'Aérospatiale-BAC Concorde, noto semplicemente come Concorde, un aereo da trasporto supersonico prodotto dal consorzio anglofrancese formato da British Aerospace e Aérospatiale. Volò 27 minuti, e tanti ne bastarono per convincere il mondo che quell'aereo, dalle ali a delta triangolari e con il muso ad assetto variabile che puntava verso il basso, poteva anche trasportare passeggeri come avvenne dopo otto anni di collaudi. Era il 21 gennaio 1976 quando il Concorde entrò ufficialmente in servizio sulle linee Parigi-Dakar-Rio de Janeiro e Londra-Bahrain. A bordo fu una festa, scrisse il Guardian, con champagne e sigari cubani offerti ai passeggeri.
Con il passare degli anni, però, emerse l'altra faccia della medaglia, fatta di consumi impressionanti e costi e tempi di manutenzione insostenibili. Negli anni, il budget per la costruzione di un Concorde era passato da 6 miliardi di lire del 1969 a 30 miliardi della fine degli anni ottanta e ciò comportò la riduzione della produzione a sole 20 unità contro le 500 previste. La manutenzione dell'aereo durava tra le 18 e le 20 ore per ogni ora di volo, contro le due ore impiegate mediamente per altri aerei di linea, e il suo costo per ogni ora di volo era di 175 000 franchi (di cui 88 000 franchi di sola manutenzione), oltre la metà del costo complessivo di un volo. Gli impressionanti consumi di combustibile, in media 17 litri a passeggero per ogni 100 km, erano un problema relativo prima delle gravi crisi petrolifere del 1973 e del 1979, che comportarono un grande incremento del prezzo del petrolio.
Senza contare l'elevato costo del biglietto, tre volte maggiore di quelli di prima classe delle linee normali. Prendere il Concorde era un lusso per soli vip: per arrivare da Londra a New York ci si metteva poco più di tre ore contro le 7 di un normale Boeing 747 - si parla di duemila chilometri all’ora contro meno di mille – ma un biglietto di andata e ritorno costava in media 12mila dollari.
Il colpo di grazia arrivò il 25 luglio del 2000 con l'unico disastroso incidente: il volo Air France 4590 diretto da Parigi a New York, precipitò poco dopo il decollo schiantandosi a nord della capitale francese. Morirono 113 persone.
Nel 2003 Air France e British Airways annunciarono in contemporanea che avrebbero ritirato i Concorde entro la fine dell'anno, spiegando che le cause erano da imputare al basso numero di passeggeri a seguito dell'incidente del 2000, il calo nei viaggi aerei globali dopo gli attentati dell'11 settembre 2001 e l'aumento dei costi di manutenzione.
Il 24 ottobre 2003 cessò il servizio passeggeri, mentre l'ultimo volo fu effettuato il 26 novembre dello stesso anno.
Finì così l'avventura del primo jet commerciale a superare la velocità del suono nella storia dell’aviazione, la leggenda dei cieli che ancora vanta record imbattuti.
Il 12 e 13 ottobre 1992, in commemorazione del 500º anniversario della scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo, il Concorde F-BTSD dell'Air France circumnavigò il globo in 32 ore, 49 minuti e 3 secondi, partendo da Lisbona, in Portogallo, attraverso sei scali per il rifornimento a Santo Domingo, Acapulco, Honolulu, Guam, Bangkok e Bahrain. Lo stesso esemplare, il 15 e 16 agosto 1995, circumnavigò nuovamente il globo partendo dall'aeroporto JFK di New York in 31 ore, 27 minuti, 49 secondi, con sei scali per il rifornimento a Tolosa, Dubai, Bangkok, Guam, Honolulu e Acapulco.
Più magri verso oriente
Tra i risvolti più curiosi dell'esperienza di volo sul Concorde vi è quella legata al peso dei passeggeri: nei voli verso oriente, l'elevata velocità di crociera causava una sua temporanea riduzione (anche pari all'1%), grazie alla forza centrifuga indotta dalla velocità dell'aereo sommata a quella del moto di rotazione terrestre. Viceversa, volando verso occidente, il peso corporeo poteva aumentare fino a circa lo 0,3%, in quanto le forze si opponevano e la differenza, a vantaggio della velocità del Concorde, era inferiore alla velocità di rotazione terrestre: la forza centrifuga ne risultava quindi decrementata.
Arrivare prima di partire
Sempre in virtù di quest'ultimo fattore, i voli verso occidente sopravanzavano l'incedere della zona crepuscolare: era così possibile giungere a una destinazione dove l'ora locale era antecedente a quella del luogo della partenza. In alcuni voli transatlantici da Londra o Parigi poteva pertanto accadere di decollare al tramonto e atterrare negli Stati Uniti in pieno giorno precedente: questa particolarità venne sfruttata a fini commerciali dalla British Airways, che coniò per il Concorde lo slogan Arrivare prima di partire.
Con il passare degli anni, però, emerse l'altra faccia della medaglia, fatta di consumi impressionanti e costi e tempi di manutenzione insostenibili. Negli anni, il budget per la costruzione di un Concorde era passato da 6 miliardi di lire del 1969 a 30 miliardi della fine degli anni ottanta e ciò comportò la riduzione della produzione a sole 20 unità contro le 500 previste. La manutenzione dell'aereo durava tra le 18 e le 20 ore per ogni ora di volo, contro le due ore impiegate mediamente per altri aerei di linea, e il suo costo per ogni ora di volo era di 175 000 franchi (di cui 88 000 franchi di sola manutenzione), oltre la metà del costo complessivo di un volo. Gli impressionanti consumi di combustibile, in media 17 litri a passeggero per ogni 100 km, erano un problema relativo prima delle gravi crisi petrolifere del 1973 e del 1979, che comportarono un grande incremento del prezzo del petrolio.
Senza contare l'elevato costo del biglietto, tre volte maggiore di quelli di prima classe delle linee normali. Prendere il Concorde era un lusso per soli vip: per arrivare da Londra a New York ci si metteva poco più di tre ore contro le 7 di un normale Boeing 747 - si parla di duemila chilometri all’ora contro meno di mille – ma un biglietto di andata e ritorno costava in media 12mila dollari.
Il colpo di grazia arrivò il 25 luglio del 2000 con l'unico disastroso incidente: il volo Air France 4590 diretto da Parigi a New York, precipitò poco dopo il decollo schiantandosi a nord della capitale francese. Morirono 113 persone.
Nel 2003 Air France e British Airways annunciarono in contemporanea che avrebbero ritirato i Concorde entro la fine dell'anno, spiegando che le cause erano da imputare al basso numero di passeggeri a seguito dell'incidente del 2000, il calo nei viaggi aerei globali dopo gli attentati dell'11 settembre 2001 e l'aumento dei costi di manutenzione.
Il 24 ottobre 2003 cessò il servizio passeggeri, mentre l'ultimo volo fu effettuato il 26 novembre dello stesso anno.
Finì così l'avventura del primo jet commerciale a superare la velocità del suono nella storia dell’aviazione, la leggenda dei cieli che ancora vanta record imbattuti.
Il 12 e 13 ottobre 1992, in commemorazione del 500º anniversario della scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo, il Concorde F-BTSD dell'Air France circumnavigò il globo in 32 ore, 49 minuti e 3 secondi, partendo da Lisbona, in Portogallo, attraverso sei scali per il rifornimento a Santo Domingo, Acapulco, Honolulu, Guam, Bangkok e Bahrain. Lo stesso esemplare, il 15 e 16 agosto 1995, circumnavigò nuovamente il globo partendo dall'aeroporto JFK di New York in 31 ore, 27 minuti, 49 secondi, con sei scali per il rifornimento a Tolosa, Dubai, Bangkok, Guam, Honolulu e Acapulco.
Più magri verso oriente
Tra i risvolti più curiosi dell'esperienza di volo sul Concorde vi è quella legata al peso dei passeggeri: nei voli verso oriente, l'elevata velocità di crociera causava una sua temporanea riduzione (anche pari all'1%), grazie alla forza centrifuga indotta dalla velocità dell'aereo sommata a quella del moto di rotazione terrestre. Viceversa, volando verso occidente, il peso corporeo poteva aumentare fino a circa lo 0,3%, in quanto le forze si opponevano e la differenza, a vantaggio della velocità del Concorde, era inferiore alla velocità di rotazione terrestre: la forza centrifuga ne risultava quindi decrementata.
Arrivare prima di partire
Sempre in virtù di quest'ultimo fattore, i voli verso occidente sopravanzavano l'incedere della zona crepuscolare: era così possibile giungere a una destinazione dove l'ora locale era antecedente a quella del luogo della partenza. In alcuni voli transatlantici da Londra o Parigi poteva pertanto accadere di decollare al tramonto e atterrare negli Stati Uniti in pieno giorno precedente: questa particolarità venne sfruttata a fini commerciali dalla British Airways, che coniò per il Concorde lo slogan Arrivare prima di partire.